Simone Tagliaferri


ELEX – The English “external” review by Simone Tagliaferri

In the last few days, we have been discussing about two particular reviews about ELEX: one written by our team (Piranha Bytes Italia), the other one by an external reviewer. Today we can publish the second one, while we will be ready to present our own in the next few days.

We did this for a precise reason – many players, who are enjoying Elex at the moment, thought that reviews published by Italian media almost destroyed the game, without exploring it. It was like they picked up a rose which had just bloomed, without waiting for the bud petals to appear in all their beauty. We know that writing reviews is a job and that you must meet a deadline, but this time something clearly went wrong. Fortunately who already knew previous ‘Piranha Bytes’ videogames, with their values and flaws, did not trust those reviews, written after two, maybe also five, playing hours, and chose to buy it anyway, since sales in Italy are positive and average.

Fans on the internet are complaining about those reviews too. That is why we suggest you read the following review, written after dozens of playing hours by a reviewer who is well-known for being outspoken. He is familiar with Piranha Bytes’ videogames and, above all, his reviewing style is always balanced, as he evaluates every aspect of a game.


Review by Simone Tagliaferri

Paraphrasing the linguist Ferdinand de Saussure, we could say videogames are a system whose parts can and must be considered in their synchronic solidarity. To analyze them, we usually put them on an operating table and start dissecting them. Sometimes, though, cutting them piece by piece just makes us lose sight of the big picture. In any case, what we get is a cold body, incapable of showing us how it used to be. The result is a superficial analysis, which can show us the death cause, but cannot tell much about the subject’s past life – just a few clinical details.

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ELEX – La recensione “esterna” di Simone Tagliaferri

Nei giorni scorsi vi avevamo anticipato che, per quanto riguarda Elex, avevamo in cantiere ben due recensioni, una esterna al team Piranha Bytes Italia e una interna. Oggi possiamo renderne pubblica una, quella esterna, mentre nei prossimi giorni sarà pronta anche quella interna al nostro team.

Tutto ciò nasce da una precisa considerazione: per la maggior parte dei videogiocatori che stanno attualmente giocando ad Elex, parecchie recensioni fatte dalle testate videoludiche italiane hanno praticamente massacrato il gioco, senza averlo approfondito. Nel caso di Elex, è stato come “raccogliere una rosa appena sbocciata, senza attendere che i petali del suo bocciolo si mostrassero in tutta la loro bellezza”. Non vogliamo negare che recensire sia un lavoro e che quindi sia necessario rispettare dei tempi molto risicati, ma stavolta è evidente che qualcosa è andato storto. Per fortuna il videogiocatore che conosce i giochi targati Piranha Bytes e i suoi pregi e difetti, non si è fidato di quelle recensioni fatte dopo due, forse anche cinque, ore di gioco e ha scelto di acquistarlo, visto che le vendite in Italia sono state positive e nella media.

Oggi il risultato letto nei vari forum è infatti diverso, lo dimostra anche questa recensione fatta solo dopo decine e decine di ore di gioco, ma sopratutto scritta da un recensore noto per non avere peli sulla lingua, che conosce bene i giochi dei Piranha Bytes e sopratutto è sempre stato equo e imparziale nel giudicare tutte le sfaccettature di un gioco.


Recensione di Simone Tagliaferri

Per parafrasare il linguista Ferdinand de Saussure, possiamo definire i videogiochi come un sistema in cui tutte le parti possono e debbono essere considerate nella loro solidarietà sincronica. Metterli su un tavolo operatorio e fargli l’autopsia è il metodo più utilizzato per analizzarli, ma a volte facendoli a pezzi si finisce per perdere di vista il quadro generale. In ogni caso quello che si ottiene, in termini critici, è un cadavere incapace di esprimere ciò che era in vita. Il risultato è un’analisi cieca, che sa illustrarci il motivo del decesso, ma che non ci dice molto sulla vita del soggetto sezionato, se non in termini strettamente clinici.

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