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Approfondimento “amatoriale” su Risen 3

Per garantire alla community italiana sempre il meglio, come abbiamo già accennato in altre notizie, siamo sempre alla ricerca di ogni singola notizia dedicata alla saga di Risen su siti, forum e blog internazionali, senza il timore della lingua in cui viene proposta. Questa volta, grazie ad un nostro fidato utente “gugand” che ringraziamo per la segnalazione, vi vogliamo segnalare questo approfondimento personale proposto da un utente del forum di World of Risen che ha provato direttamente Risen 3 “Titan Lords” al Role Play Convention.


Ho giocato Risen 3 in versione ‘BETA’ all’RPC la settimana scorsa e ho postato un commento a riguardo nel forum di World of Risen.

Dal mio punto di vista, non ho visto molto che non si sapesse già. La demo era ambientata nell’isola di Taranis, della quale abbiamo già visto moltissimi screenshot. Del sistema di combattimento ho visto solo il corpo a corpo e le magie, dato che il personaggio iniziale non era provvisto di armi a distanza, tuttavia ho sentito che era possibile trovare un moschetto da qualche parte. I moschetti finora sono le uniche armi a distanza che si possono trovare, dato che i guardiani portano solo questo tipo di armi, niente archi/balestre. Durante l’esplorazione la telecamera e i controlli sono praticamente gli stessi di Risen 2. Fornirò qualche dettaglio in più nei prossimi paragrafi.

Il mondo

Taranis è davvero stupenda e nel poco tempo che ho giocato sull’isola, ho avuto l’impressione che ci fosse molto da esplorare e da trovare.
Ma, ed è un grosso ma, Taranis è più una versione più grande di Antigua che un mondo aperto. C’è una densa rete di sentieri (molti di più e molto più densi che su Antigua), ma non ci si può allontanare più di tanto. Niente foreste nè campi aperti. L’unica area davvero aperta è il mare.
Inoltre, a parte alcuni edifici necessari, non ci sono molte infrastrutture. Ci sono alcune capanne, ma per esempio non ho trovato nessuna fattoria, senza la quale la storia non ha senso. La gilda dei maghi è grande quanto l’abbazia di Gothic 2, quindi non è male. Include anche un accampamento degli gnomi. Il porto consiste in pratica di un edificio più grande e di una nave, enorme ma statica (non segue il movimento delle onde).
Quindi, si tratta di un bellissimo mondo, ma come quello di Risen 2 sembra un po’ finto.

Il nuoto

Si può notare liberamente finché non si raggiunge una certa zona, a quel punto si viene teletrasportati alcuni metri indietro senza nessuna schermata di caricamento. Perciò, se non si sta fissando qualcosa, non è facile capire che il gioco ti sta teletrasportando e si ha la sensazione di poter nuotare all’infinito. A essere onesti, pare che si possa nuotare per un bel po’ prima di raggiungere questa barriera invisibile.
Tutto sommato, il nuoto sembra funzionare bene, anche se viene usato più che altro per raggiungere isole che in Risen 2 richiedevano solo di attraversare un guado. C’è almeno un’entrata segreta a cui si può accedere nuotando.

Il combattimento

Il sistema corpo a corpo è molto simile a quello di Risen 2 con l’aggiunta di un attacco forte, come in Arcania. L’attacco forte può spezzare la guardia. Ci si può ancora curare istantaneamente con le pozioni.
Cliccando al momento giusto, si possono concatenare i colpi. Il momento giusto è indicato da una luce rossa che appare attorno alla mano del protagonista (simile alla luce verde di Arcania). [ Leggi il resto dell’articolo! ]

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Pc-Gaming.it intervista Björn Pankratz su Risen 3

Una piccola community italiana nata da poco, Pc-Gaming.it, ha avuto occasione di intervistare con brevi e sintetiche domande il responsabile di Piranha Bytes, Björn Pankratz, a proposito del loro nuovo videogioco, Risen 3: Titan Lords.


Pc-Gaming.it: Risen 3 sarà un sequel diretto della saga o avrà una storia a se stante? E se si trattasse di un sequel, concluderà definitivamente la saga di Risen o no?

Björn Pankratz: La caratteristica di Risen 3 è che avrà un nuovo eroe sconosciuto a tutti, il quale dovrà partire per una avventura per reclamare la sua anima all’interno dell’universo di Risen. La gente riconoscerà sicuramente alcuni degli elementi che hanno imparato ad amare dai titoli precedenti.

Pc-Gaming.it: Il gioco presenterà tutti quegli aspetti che hanno caratterizzato la serie?

Björn Pankratz: Assolutamente. Risen 3 è stato realizzato sfruttando i nostri concept radicati, che si estendono fino ai titoli che abbiamo creato prima di Risen. Stiamo osservando ciò su cui abbiamo lavorato finora al fine di offrire ancora una volta un gioco migliore. Disporrà di tutti quegli elementi che sono il marchio di fabbrica per cui la Piranha Bytes è diventata famosa: mondi disegnati a mano, un sacco di libertà nell’esplorazione, personaggi caratterizzati, e un fascino unico.

Pc-Gaming.it: L’ambientazione sarà simile a quanto visto su Risen 2: Dark Waters? Isole tropicali, giungle e rovine di templi? O sarà diversa?

Björn Pankratz: Dato che ci saranno una moltitudine di luoghi splendidi da esplorare, implementeremo una vasta gamma di scenari differenti, approfittando del fatto che c’è un male oscuro che sta cercando di riprendersi questo mondo. Questo è il gioco più grande che abbiamo mai creato, e siamo entusiasti far vagare i giocatori in luoghi come le montagne percorse dalla lava, rilassanti foreste sempreverdi, e fortezze magiche mentre forgiano il loro sentiero attraverso questo mondo.

Pc-Gaming.it: Il PC sarà la piattaforma di riferimento? Se si, perché?

Björn Pankratz: Il PC è sempre stato un buon mezzo per noi. È quello nel quale abbiamo costruito la nostra eredità, e pensiamo che sia la piattaforma più aperta e flessibile, che è esattamente il tipo di esperienza che stiamo creando con Risen 3. Tuttavia, l’importanza delle console non può essere negata, che è il motivo per cui stiamo lottando per uno sviluppo parallelo su console nel quale abbiamo fatto significativi progressi in casa.