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Dopo 14 anni, Risen è tornato: ho deciso di scoprire il perché

Il 17 novembre scorso, sul nostro gruppo facebook abbiamo condiviso una notizia di THQNordic che annunciava tramite un teaser trailer, il porting del primo Risen.
La descrizione per l’appunto riportava: dopo 14 anni dalla sua uscita per PC e Xbox360, dal 24 gennaio 2023, chi possiede una PlayStation 4, una XboxOne o una Nintendo Switch, potrà giocarlo; per non destare fraintendimento tra i giocatori della versione PC, abbiamo aggiunto che non sarebbe stata una remaster, ma semplicemente il gioco originale aggiornato alla compatibilità per i nuovi sistemi operativi e già tutto pacciato.

Mancano due giorni alla disponibilità di questo porting e oggi grazie a questo articolo di PC Gamer, abbiamo più dettagli anche in merito alla versione PC.

Risen esce la prossima settimana, il 24 gennaio. Si tratta di un GDR imperfetto e ostico, ma molto immersivo e interessante, già uscito ben 14 anni fa.

I nuovi rilasci di vecchi giochi non sono esattamente una cosa strana oggigiorno, ma qualcosa in questo caso ha attirato la mia attenzione. Non è né una remastered né un remake, ma solo un porting per PS4, Xbox One e Switch, che prevede anche un aggiornamento modesto per la versione PC. Nonostante abbia ancora dei giocatori (la versione Steam registra ancora circa 100 giocatori al giorno), non è esattamente una di quelle hit sempreverdi come, per dire, Age of Empires 2. A essere onesti, non sono sicuro che sia stato un successo nemmeno al lancio, avendo ricevuto recensioni altalenanti da parte della critica.

Quindi, perché rilasciarlo di nuovo senza grandi cambiamenti nel 2023?
Chiaramente THQ Nordic spera di farci qualche soldo con le nuove vendite, non sono certo un ingenuo, ma non ha nemmeno l’aria di un progetto in grado di generare un gran ritorno economico. C’è stata una campagna sui social da parte dei fan? Un aumento di interesse generato da un influencer? Si stanno gettando le basi per un sequel? Ero certo che ci dovesse essere una spiegazione per questo rilascio dalle apparenze così innocue.

Non esattamente un enigma di vitale importanza, ma non c’era nulla di male a fare qualche ricerca. Dopo aver buttato giù qualcosa di più diplomatico di un secco “perché lo state facendo?”, ho inviato un’e-mail al portavoce di THQ. La risposta mi ha lasciato piacevolmente sopreso.

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Risen – Engine capricciosi

Su Multiplayer.it è recentemente uscito un articolo che parla delle caratteristiche tecniche di Risen dopo la sua uscita.

Le animazioni non sono il massimo della vita e i modelli sono nella media. Non ci sono grandi esempi di architettura e l’impiego della fisica è risicato. Il titolo è per puristi, tradizionale, ostico e non c’è nemmeno l’ampio parcheggio. La più grande pecca di Risen, tecnicamente parlando, è la comparsa di nemici e creature che appaiono letteralmente dal nulla in mezzo allo schermo. Una bruttura, messa in evidenza spesso e volentieri dagli ampi spazi del titolo, che dovrebbe ridurre l’impatto dei modelli animati sull’engine ma che finisce invece per inficiare la qualità globale dell’esperienza. Eppure, nonostante le alte mura che lo circondano, Risen coinvolge, colpisce nel segno e genera tonnellate di atmosfera che, se ci lasciamo coinvolgere, potrebbe convincerci a sconfiggere il male per salvare quel mix di colori, luci e ombre che si trova a tu per tu con la distruzione totale.

Dettaglio massimo. Le ombreggiature popolano tutta la scena.

L’engine grafico, nonostante i numerosi difetti, svetta grazie agli effetti grafici che attraversano, avvolgono o illuminano la folta vegetazione. Di certo non ci troviamo di fronte al motore perfetto, ma l’insieme basta e avanza per farci sentire umidi e sperduti quando attraversiamo una palude. La flora, e con flora intendiamo anche cespugli ed erba, è tanto fitta che per la prima volta, in un videogioco, ci si sente un cercatore di funghi. Un’attività salutare tra l’altro visto che alcuni esemplari di miceti e piante offrono bonus piuttosto succosi.

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L’analisi tecnica di WorldOfRisen

Dopo la recensione di WorldOfRisen pubblicata ieri, ecco di seguito l’approfondita analisi tecnica e valutazione delle prestazioni che è stata svolta sul sito tedesco.

Introduzione

Di cosa parliamo qui? In questo sotto-articolo facciamo un’analisi tecnica del motore grafico della versione preview di Risen. Parleremo sia delle prestazioni, che delle caratteristiche del motore e della sua scalabilità.

Ci siamo preoccupati di realizzare un test approfondito, ma purtroppo abbiamo avuto alcune limitazioni. La nostra versione di prova era limitata da DRM con una singola attivazione, per cui non abbiamo potuto provare su più di una configurazione PC. Quindi tutti i test sono stati svolti sulle nostre configurazioni usuali e non siamo riusciti a provare se il gioco funzionasse sotto Linux/Wine o su Windows 7.

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Il test di WorldOfRisen!

WorldOfRisen ha da poco pubblicato la propria recensione di Risen, scritta da un vero fan di Gothic: Stefan “Don-Esteban” Bollmann.

La fattoria dei novizi: uno dei primi luoghi in cui il giocatore può trascorrere molto tempo.

Mentre le varie redazioni dibattono ancora se Risen sia abbastanza innovativo o meno, e se per questo motivo sia un ottimo od un non proprio ottimo gioco di ruolo, l’opinione dei fan è già formata: Risen è in buona parte tutto ciò che si voleva. Molti elementi dei primi due Gothic ed uno schema di controllo moderno. Per i fan è innovativo abbastanza. Non è necessario reinventarsi la ruota del gioco di ruolo da capo ogni volta: delle nuove ruote con battistrada migliorato vanno benissimo.

I vecchi fan della saga di Gothic si aspettavano un gioco che possedesse le caratteristiche dei primi giochi della serie: una storia densa e ben raccontata, possibilmente suddivisa in capitoli, molti personaggio inconfondibili, quest varie con più soluzioni possibili ed un mondo intero da scoprire. Ah già, da non dimenticare un sistema di combattimento con una componente tattica e che richiede allenamento per risultare vincitori. Oltre ai suddetti fan, si aggiunge una fascia di consumatori a cui non dispiaceva Gothic 3 se non per la selva di bug e l’incompletezza del gioco. I Piranha Bytes sono riusciti a soddisfare entrambe le richieste nella loro ultima creazione, Risen?

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Risen ed il test in benchmark delle schede video!

Logo PC Games Hardware

Risen, il nuovo RPG dei Piranha Bytes, richiede molto in termini di CPU così come di scheda video. PC Games Hardware ha provato 12 schede video in un test definitivo – inclusa la nuova Radeon HD 5870.

Risen: dettagli sul motore grafico

Risen è basato su un motore DirectX 9 quasi completamente nuovo, visivamente simile al motore grafico Genome usato in Gothic 3. Le tecniche di rendering – come la migliorata Profondità di Campo, l’Ambient Occlusion Globale, il Cascade Shadow Mapping e le Ombre Morbide, così come il Rendering HDR FP16 (incluso il Tone Mapping adattabile e i nuovi shader dell’acqua) portano sicuramente la grafica ad un livello superiore di quella di Gothic 3. Tra le altre cose l’HDR è una delle ragioni per cui Risen non ha supporto ufficiale all’Anti-aliasing.

Per il neo-sviluppato Seamless World Streaming System un unico thread (o idealmente un unico nucleo CPU) è responsabile del caricamento dei dati: durante lo streaming infatti il framerate cala solo per pochi attimi, al contrario dei pesanti rallentamenti presenti in Gothic 3. Ma il task manager ci mostra che Risen in realtà usa la capacità di due nuclei CPU la maggior parte del tempo, alle volte anche tre durante lo streaming. L’Engine Physx di Nvidia ha anch’esso un ruolo importante: è usato ancora ma nella versione CPU invece di quella GPU.

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Comixfactory – Ralf parla della release di Risen… e di gnomi!

Ralf Marczinczik, l’art director dei Piranha Bytes, ha pubblicato sul suo blog un nuovo articolo sul release party di Risen.

Devo ammettere di essere stato scettico inizialmente, quando Mike Hoge venne da me e mi raccontò di una specie di gnomo. La sua descrizione mi riportò immediatamente alla mente gli gnomi di Labyrinth, ma fortunatamente sviluppai molto in fretta un senso per ciò che Mike si immaginava e cercai di creare uno schizzo con degli elementi tipici dei Piranha Bytes.

Ieri, al party della release nel giardino dello studio dei Piranha Bytes, ricevetti una mini scultura dello gnomo. È sempre interessante vedere come le figure a cui io stesso ho lavorato, pian piano prendono vita. E così anche questo piccolo gnomo, grazie a dei grafici 3D molto talentuosi, è diventato un sinonimo di Risen. Il gesto dello scaccolamento è però nato casualmente: su uno screenshot dello stadio iniziale del gioco, la mano dell’esserino pendeva stranamente davanti alla sua faccia, in modo da far sembrare che si stesse scaccolando.
A volte il caso fornisce ispirazioni utili…

Il party come tale fu un’occasione piacevole per scambiare qualche parola con il mio successore nell’ambito del Concept-Design dei Piranha Bytes. Fortunatamente lui non si deve occupare pure dell’organizzazione e la coordinazione dei grafici (io stesso reputo questa parte del mio lavoro come un vero e proprio peso, dato che si ha una posizione di management medio e si continua a pestare i piedi ai colleghi involontariamente).

Risen uscirà tra pochi giorni e se si può credere alle discussioni attuali, è diventato un bel gioco. Io in ogni caso sono curioso di vedere cosa proverò a giocarlo nel suo stadio finale… e se gli gnomi effettivamente si scaccolano…

Nota: nei commenti postati sullo stesso articolo, si scopre che Ralf – menzionando il fatto di essere stato sostituito nel suo ruolo di disegnatore da un nuovo componente del team e quindi che non si occuperà più di artwork nel futuro – aveva già preparato degli artwork per il progetto che seguirà Risen. Non è dato sapere di che progetto si tratti, ma è certo che i Piranha Bytes sono già alacremente al lavoro. 🙂

Traduzione in italiano di MystiQ.

Anteprima di Risen da Ars Ludica

Di Simone “Karat45” Tagliaferri

“Si ringraziano i ragazzi di Risen Italia per la disponibilità e il materiale usato per scrivere questa anteprima. Fateci un salto se volete trovare moltissime altre informazioni e interviste inerenti al gioco.” Manca poco all’uscita di Risen nei negozi e gli orfani della serie Gothic (l’uscita del quarto capitolo è stata rimandata all’anno prossimo, ma non c’è ancora nulla di ufficiale) fremono nell’attesa di poterci mettere le mani sopra. Dopo Gothic 3 i Piranha Bytes promisero di non ripetere gli stessi errori e sono riusciti a chiudere il gioco qualche settimana prima della pubblicazione, cercando di limitare bug e problemi di natura tecnica: gli hands-on pubblicati sui siti internazionali hanno sottolineato la stabilità delle versioni preview in loro possesso, vero cruccio di Gothic 3 che per molti è diventato giocabile soltanto dopo la pubblicazione di una grossa patch che si è fatta attendere per mesi. Non per niente Kai Rosenkranz, responsabile della musica e degli effetti sonori, ha fatto un mea culpa sull’argomento dichiarando: “I giocatori hanno tutto il diritto di lamentarsi: una cosa del genere non deve accadere nuovamente per nessun motivo“. Al di là di questo, l’impressione generale offerta da Risen è quella di voler stabilire delle assonanze rispetto ai Gothic, con cui condivide molto. Il primo punto in comune è che il protagonista ha perso la sua identità e si ritrova a vagare per un’immensa e selvaggia isola di cui ignora praticamente tutto. [ Leggi il resto dell’articolo! ]
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Gamona.de – Risen, il gioco di ruolo degli autori di Gothic

La seguente è una preview approfondita di Risen pubblicata sul sito tedesco Gamona.de.

Nedzad Hurabasic: 'Risen è come un buon vecchio conoscente, la cui parentela con i Piranha è evidente'.

Riesco ancora a ricordarmi della prima conferenza stampa di Risen alla Games Convention 2008 a Leipzig. I Piranha erano stati criticati pesantemente per il loro Gothic 3, ma promettevano miglioramenti: “I giocatori hanno tutto il diritto di lamentarsi: una cosa del genere non può accadere nuovamente per nessun motivo“, ammise il geniaccio Kai Rosenkranz. Siccome crediamo sempre a ciò che c’è di buono negli uomini, abbiamo creduto a questa promessa. Ma ora, alle parole devono seguire i fatti.

Da allora abbiamo seguito Risen attraverso le sue varie fasi di sviluppo e finalmente abbiamo tra le mani una versione preview del gioco e potremo descrivervi direttamente le nostre impressioni.

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Anteprima di Risen da RPGWatch!

Di Joost “Myrthos” Mans.

Alla Games Convention di Colonia ho incontrato, per la presentazione di Risen, Mike Hoge e altri sviluppatori dei Piranha Bytes i quali mi hanno mostrato le fasi iniziali del gioco. Il nostro eroe si risveglia sulla battigia di un’isola dopo che la sua imbarcazione è stata distrutta da una tempesta magica. Intorno a lui ci sono i cadaveri dei suoi compagni di viaggio e i relitti della nave. Egli non ha nessun indizio di dove sia, ma qualcosa sta per cambiare.

Come ogni buon avventuriero che si rispetti, frughiamo fra i cadaveri e rubiamo qualunque cosa essi abbiano addosso. Ma c’è una donna sopravvissuta alla tempesta, ed è solo svenuta. Lei è nel tutorial, fungerà da guida per l’eroe all’inizio del gioco e ci dirà, ad esempio, di cercare un’arma sulla spiaggia fra i relitti della nave, che abbiamo bisogno di mangiare, come fare per trovare il cibo e la direzione che molto probabilmente dovremo seguire. Se seguiremo le istruzioni della donna nel tutorial, potremo imparare le nozioni di base del gioco ma, dato che il mondo di gioco è liberamente esplorabile, sarà anche possibile saltare questa fase introduttiva. Saremo liberi di andare ovunque vogliamo ed ogni volta che lo desidereremo. Ci sono solo alcuni passaggi legati alla storia principale che dovremo necessariamente seguire per progredire nel gioco, ma per il resto non ci sono restrizioni.

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GamerLobby.de: Anteprima di Risen!

Il 23 agosto GamerLobby.de ha pubblicato un’anteprima di Risen che trovate riassunta di seguito.

Un uomo senza nome, naufrago, trova la salvezza su di un’isola sconosciuta. Un vulcano si risveglia, misteriose rovine spuntano dalle profondità della terra, creature mostruose invadono l’intera isola e l’inquisizione, un gruppo di potenti guardiani della legge, conduce frenetiche ricerche nelle rovine alla caccia di antichi artefatti. Il viaggio avventuroso in un mondo fantastico e pericoloso di un eroe che – senza volerlo – diventa l’ultima speranza per gli abitanti della sua nuova patria. Il prodotto dei Piranha Bytes è un mix tra racconto epico e romanzo appassionante, determinato a superare i livelli qualitativi raggiunti precedentemente con la saga di “Gothic“.

Pericolosa bellezza

Durante i primi momenti della sua nuova vita, l’eroe si aggira senza meta per una splendida spiaggia, disseminata dei resti di una nave distrutta da una tempesta. Risen sfrutta diverse tecnologie moderne che rendono l’ambiente il più naturale possibile: le onde si abbattono spumeggianti sulla costa, l’acqua cristallina mostra il fondo sabbioso del mare. Soltanto ad un paio di metri di distanza si scorgono le fronde della foresta muoversi nel vento.

Molte delle energie del team Piranha Bytes sono state rivolte alla rappresentazione corretta del mondo di gioco, tra cui il realistico ciclo giorno/notte ed i tramonti mozzafiato. Foreste, tratti di strada, città, caverne – tutto è organizzato perché non ci siano ripetizioni e dejà-vu. Dietro ad ogni porta ed ogni curva si può celare un pericolo oppure l’obiettivo anelato delle ricerche dell’eroe.

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