Racconti brevi dell’isola: VIII – Ombre della notte
La notte era perfetta. La piccola falce di luna crescente era scomparsa poco prima dietro un manto di nuvole sospinto dalla brezza marina.
Persino le mura più bianche e scintillanti alla luce del sole erano ora oscure. La sentinella notturna se n’era già andata e mancava ancora parecchio alla sua prossima ronda.
Da dietro un angolo nell’ombra della notte si staccò una seconda ombra. Silenziosamente, l’uomo si mosse lungo il fianco di una casa, poi rientrò in un vicolo. Un puntino rosso tradiva un mozzicone di sigaretta, poi la figura si arrampicò sul tetto e scomparve nella finestra di una casa vicina.
Il suo respiro regolare indicava che non temeva l’attenzione degli abitanti.
Il baule con gli averi era ai piedi del letto. Le persone erano così trasparenti… Ora avrebbe scoperto se il suo informatore gli aveva fornito la combinazione corretta della serratura. Inserì silenziosamente il grimaldello.
Con un breve rumore, la serratura si aprì. I respiri regolari si interruppero. Il ladro restò immobile. “Maledizione!” pensò, trattenendo il fiato.
Un forte russare lo tranquillizzò. Lentamente e con prudenza svuotò il baule, in cerca del vecchio, prezioso amuleto che il suo cliente lo aveva incaricato di trovare.
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