“Ehi hai sentito?” Philus venne accolto dal suo grasso amico quando entrò nella locanda. “Si dice che qualcuno, qualcuno che l’Inquisizione non è ancora riuscita a catturare, si stia aggirando per l’isola. Nessuno sa da dove provenga.”
Di ritorno al Gyrger beffardo dopo una giornata inconcludente, Philus non era di buon umore quando replicò. “E quindi? Sarà un bandito. Non è certo l’unico,” borbottò.
“No, non fa parte della gente del Don,” disse l’uomo grasso a bassa voce. “Ma questo non gli impedisce di ficcare il naso in giro, di entrare nei templi e così via.”
“Quindi? Altre persone lo hanno fatto,” rispose Philus irritato. L’uomo aveva altre preoccupazioni. Probabilmente nessuno aveva comprato il suo pesce.
“Già, ma a differenza loro, lui ne esce vivo. Dicono sia alto due metri, così mi ha riferito un contadino dei Bassifondi.”
“Stupidaggini, è impossibile.”
“E perché?”
“Beh, perché i corridoi dei tempi non sono abbastanza alti. Avrebbe dovuto spaccarsi la testa e morire come tutti gli altri già da tempo,” questo era l’impeccabile ragionamento di Philus.
“Ah, ma che ne sai…”
“Già, che vuoi che ne sappia. Offrimi una birra, eh? Ho avuto una brutta giornata.”
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La gente passava senza curarsi della figura vestita di stracci logori, che sfidava il sole cocente di fronte a un muro imbiancato.
“Vi avverto, siamo tutti condannati,” inveiva, noncurante del fatto che nessuno gli stava prestando ascolto.
“Gli dei hanno abbandonato l’isola. Il male si è risvegliato! La sola Sacra Fiamma non potrà proteggerci per sempre!”
Nessuno si fermava. La gente era presa dalle proprie preoccupazioni. Gli affari andavano male da quando la città era stata chiusa. Il predicatore proseguiva senza esitazioni.
“I tre segni si sono manifestati,” gridò a gran voce, “i tre segni!”
“I terremoti sono stati il primo. E nessuno vi ha prestato attenzione. I templi pagani sono stati il secondo. E di nuovo, nessuno ha ascoltato. Sono stati depredati, vi siete appropriati dei loro tesori. Le bestie sono state il terzo segno. Tre segni. Gli dei ci hanno abbandonato, e presto la Fiamma Sacra si estinguerà. Le antiche forze risorgeranno. La fine è vicina!”
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KaiRo: Tutto è iniziato col desiderio di lavorare come sviluppatore di videogiochi. Avevo già sviluppato dei giochi come hobby e naturalmente avevo già prodotto musica ed effetti sonori per essi. Prima di conseguire il diploma ho preso la decisione di visitare alcuni team di sviluppo tedeschi per farmi un’idea più concreta del mio sogno. Dopo alcune visite a Bluebyte ad altri, Tom Putzki dei Piranha mi ha accolto calorosamente in ufficio ed ho conosciuto tutto il team nella stessa giornata. Scoprii così che il dipartimento audio di Gothic 1 era ancora vacante, per cui mi sono candidato portando alcune delle mie creazioni precedenti ed ho infine ottenuto il posto.
World of Risen: Com’è che ti sei presentato alla Pluto GmbH, come hai fatto a scoprire la piccola azienda?KaiRo: In uno dei primi annunci di Gothic 1 ho letto che l’ambizioso gioco di ruolo veniva prodotto da un team di sviluppatori di Bochum, Piranha Bytes. Il nome dell’azienda si trovava in una lista della rivista “insider” per cui sono riuscito a chiamarli. Devo ringraziare Tom per avermi invitato ad una giornata in ufficio.
World of Risen: Chi ha deciso di accoglierti nel team?KaiRo: La decisione è stata presa dal team al completo. Ma è Tom Putzki che devo ringraziare per il biglietto d’ingresso.
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