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La recensione di Multiplayer.it (versione Pc)

Tra dubbi e speranze arriva finalmente il nuovo gioco di ruolo di Piranha Bytes: siete pronti per diventare gli eroi di Faranga?

Risen – Chi ha paura del bug cattivo?

Gli appassionati di giochi di ruolo all’occidentale sicuramente conosceranno bene il nome di Piranha Bytes, team di sviluppo di Risen un tempo al lavoro sulla serie Gothic, sicuramente una delle più apprezzate dell’industria videoludica all’interno del sottogenere, ma altrettanto controversa a causa di una serie sempre più impressionante di bug che ne hanno afflitto i vari capitoli, scatenando a più riprese le ire dei giocatori al punto da spingere gli sviluppatori a impegnarsi solennemente promettendo che tutto ciò non si sarebbe mai più ripetuto in futuro.

Anche in quest’ottica probabilmente è maturata per i nostri Piranha Bytes la separazione dal marchio Gothic, passato ad altri lidi mentre lo staff si dichiarava pronto a dedicarsi a una nuova avventura, non a caso forse chiamata Risen, quasi a voler segnare una resurrezione e un allontanamento dalle polemiche e dagli spiacevoli episodi vissuti in passato.

Sorgere da zero

Per segnare il cambiamento rispetto ai tempi andati, Piranha Bytes ha deciso di fare le cose in grande, riscrivendo completamente il motore di gioco di Risen e ottenendo un risultato che possiamo senza ombra di dubbio definire soddisfacente, visto che i bug da trapianto del fegato visti in passato sembrano essere solo un ricordo e l’esperienza di gioco finalmente va a collocarsi ai livelli che una produzione del genere merita. Fatta la dovuta premessa su ciò che probabilmente in molti temevano, passiamo a vedere di cosa effettivamente si parla in questo titolo, partendo come tradizione vuole dalla trama: ci ritroviamo sulla spiaggia di una misteriosa isola, scampati per miracolo a un naufragio della nave dove nei panni del protagonista viaggiavamo come clandestini.

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