Giusto prima dell’E3 in corso a Los Angeles, il publisher Deep Silver aveva invitato la stampa tedesca a Monaco per condividere le informazioni, che sarebbero state rilasciate durante la manifestazione. Tra gli invitati, c’era anche Don-Esteban di World of Risen, che ha poi pubblicato un’anteprima su quell’incontro, sia in tedesco sia in inglese. Eccovi di seguito la traduzione italiana.
Navigando con i pirati
Non abbiate paura. Quest’articolo non riguarda gli eventi della costa somala o dello Stretto di Malacca. I GDR preferiscono la versione confortante di una realtà da sogno. Quel tipo di realtà in cui si possiede la capacità di cambiare le cose ed in cui anche i più grandi pericoli diventano meno spaventosi con la giusta scelta di abilità. Mondi creati per essere dominati. Proprio come quello in cui navighiamo con Risen 2. Poco prima dell’E3 a Los Angeles, il publisher Deep Silver ha invitato la stampa tedesca a Monaco per mostrare il proprio progetto di punta al suo stadio attuale. In aggiunta, gli sviluppatori hanno inviato il maestro pirata Björn Pankratz a parlarne. Eccome se ne ha parlato! Non solo ci ha raccontato le solite storie, ma ha riportato anche molte informazioni che hanno fatto tendere le orecchie a giovani marinai d’acqua dolce come noi.
Ma prima di tutto le cose importanti. Vediamo un po’: in Risen 1, un eroe senza nome (marchio di fabbrica dei giochi Piranha Bytes) è naufragato sulle coste di un’isola subtropicale. Con la spada e la magia, l’arco e l’arte oratoria, è stato il protagonista di un’avventura. Alla fine, ha sconfitto un titano intrappolato in una caverna sotterranea all’interno di un vulcano. Tutto ciò in un mondo un po’ romantico ed un po’ pericoloso pieno di personaggi strani, mostri fantastici e sotterranei misteriosi. Alla fine della storia, il titano è stato sconfitto, ma il mondo è ancora terrorizzato dagli altri innumerevoli titani. È a questo punto che inizia la storia di Risen 2. I titani vagano ancora per il mondo e minacciano gli esseri umani, che si sono ritirati sulle poche isole in cui sono ancora relativamente al sicuro. I regni cadono, la civiltà è sempre più un ricordo. L’ambientazione, però, è nuova. I Piranha Bytes azzardano il passaggio ad una nuova epoca storica. Ma Björn Pankratz ci assicura che siamo nello stesso mondo: i pirati, che in Risen 1 erano una fazione minore, ora sono la fazione maggiore di Risen 2. Per renderli un po’ più credibili ed avvicinarli all’immaginario collettivo del tipico pirata forgiato da storie e film, non usano più né archi né balestre. Al loro posto fanno invece affidamento su armi da fuoco arcaiche come pistole a percussione e moschetti. Inoltre anche le armature di metallo non sono più in voga. Avete mai visto un pirata andare in giro con addosso una solida corazza? Sono state sostituite da quelle giacche e camicie colorate che i pirati adorano così tanto.
“In primo piano c’è la storia
che vogliamo raccontare.”
Ma torneremo più tardi sul discorso vestiario. È più importante la seguente domanda: cos’è successo all’eroe? Dopo aver sconfitto il titano, è salpato con la sua amica pirata Patty alla ricerca di altri insediamenti. D’altra parte Patty (chi di voi ha giocato a Risen 1 forse se la ricorderà) è alla ricerca di suo padre, il temuto capitano pirata Gregorius Barba D’Argento. Il nostro eroe, che guideremo anche in questo secondo capitolo, non ha voluto averci nulla a che fare, perciò s’è fermato presso la città di Caldera, l’ultima fortezza dell’Inquisizione, passando il tempo a piangersi addosso. Perché aveva sì sconfitto il titano… ma cosa aveva ottenuto? Niente fama, niente fortuna, niente onore, nessuna prospettiva. I Titani stanno ancora minacciando un mondo devastato. Perciò cosa fa un eroe maturo in questi casi? Fa conoscenza con un nuovo amico chiamato “alcool” e affonda nell’alcolismo e nell’autocommiserazione. La storia ha inizio quando una nave distrutta dai mostri marini viene spinta sulle coste dell’isola. Fra i superstiti vi è Patty, che non solo sostiene di aver trovato suo padre, ma anche che lui ha trovato il modo di sconfiggere i titani.
La mia nave è la mia fortezza
Ma torniamo al presente per un momento. Quando è iniziato lo sviluppo del gioco, il publisher e gli sviluppatori hanno raccolto i commenti al primo capitolo e li hanno analizzati. Il brand manager di Deep Silver Daniel Oberlechner spiega:”Una cosa su cui tutti erano d’accordo era che il design dei personaggi in Risen 1 non era eccezionale. Inoltre, è stata critica la scelta cromatica. In Risen 1, c’erano, per farla semplice, tre tonalità di marrone. Risen 2 invece sarà un po’ più colorato. Ovviamente non sarà un pastrocchio di colori, presenterà le stesse tonalità scure del predecessore. Per quanto riguarda i personaggi, mostreranno maggiori dettagli.” In aggiunta ora i personaggi sono costituiti da moduli individuali. In Risen 1 avevano solo due componenti: la testa e il corpo. Adesso ce ne sono molti di più: testa, torso, braccia, gambe… ciascuno dei quali può essere texturizzato per conto proprio e combinato liberamente con gli altri. Questo consente una maggior varietà nell’aspetto dei personaggi. I Piranha Bytes inoltre useranno texture più dettagliate di quelle di Risen 1, nel quale molte cose avevano un aspetto un po’ sfocato. Fra i miglioramenti tecnici possiamo annoverare anche il motore SpeedTree, perciò ora le foglie degli alberi non ruoteranno più quando il giocatore si muoverà.
Il sistema di combattimento è stato anch’esso rivisto. Dato che non si combatterà più con spada e scudo ma usando una sciabola od una pistola, una mano rimarrà libera e potrà essere usata per diverse altre azioni. A questo punto i cosiddetti “Colpi bassi” (“Dirty Tricks”, N.d.T.) entrano in gioco. Si potrà buttare della sabbia negli occhi dell’avversario, oppure confonderlo con il proprio pappagallo ammaestrato. Il numero di armi da fuoco a disposizione è elevato. Armi ad una o più canne, moschetti, fucili, pistole e munizioni speciali vi forniranno un’ampia scelta. Gli attacchi speciali a volte sono più efficaci dei normali attacchi. Ah, le armi più potenti sono riservate a coloro che si schierano dalla parte dell’Inquisizione. Come al solito, i più ricchi hanno le armi migliori.
“Stiamo programmando un gioco di ruolo,
non un simulatore di battaglie navali.”
In Risen 2 Dark Waters è anche possibile viaggiare da un’isola all’altra. Al contrario del suo predecessore, il mondo di gioco non è più costituito da una sola isola. Ci sono svariate isole ed alcune regioni costiere che potrete esplorare. Per attraversare l’oceano che divide questi luoghi, avrete la vostra nave, che fungerà da base od accampamento in cui tornerà di volta in volta. Lì si troveranno anche i PNG reclutati durante il gioco. Ovviamente non vi sarà regalata, ma ve la dovrete guadagnare. Questo significa che dovrete scalare i ranghi dei pirati in modo da diventare capitano di una nave tutta vostra ad un certo punto. Björn Pankratz:”Ovviamente stiamo programmando un gioco di ruolo e non un simulatore di battaglie navali, perciò non vi sarà nessun grosso scontro in mare.” Inoltre, non temete di dover governare da soli l’imbarcazione. “Non avrete bisogno di munirvi di un sestante“, promette Björn. Potrete ingaggiare Patty come navigatrice e nel corso del gioco incontrerete altri personaggi che faranno sia da equipaggio che da compagni di combattimento. Ci ricorda un po’ Gothic 2, nel quale bisognava metter su un equipaggio per andare su Irdorath a sconfiggere il drago. Il vostro equipaggio verrà scelto in base alla fazione a cui apparterrete. Ce ne saranno varie. Daniel descrive così la motivazione:”Si tratta di iniziare come degli sconosciuti ed un po’ alla volta arrivare ad avere una propria nave ed un proprio equipaggio.“
Le fazioni conosciute fino ad ora sono i pirati, a cui vi unirete inevitabilmente durante il corso del gioco (è un gioco di pirati d’altronde), e l’Inquisizione. Sviluppatori e publisher non intendono svelare nulla riguardo altre possibili fazioni (sospettiamo ce ne possa essere almeno un’altra, focalizzata sulla magia). Ma c’è ancora un sacco di tempo per presentare le altre fazioni una per una. Secondo Deep Silver, Risen 2 Dark Waters non uscirà prima dell’inizio del 2012. Tornando al gioco, potrete scegliere un membro dell’equipaggio alla volta per accompagnarvi durante il vostro vagabondare in ciascuna isola. Questi vi aiuterà con le sue abilità e capacità. I compagni prenderanno parte ai vostri dialoghi e commenteranno le vostre azioni. Björn Pankratz dice:”Dato che molti giocatori hanno criticato il fatto che i personaggi di Risen 1 erano troppo piatti e simili, per Risen 2 abbiamo provato a crearli in modo che il giocatore sviluppi un miglior legame affettivo con essi. Abbiamo provato a mescolare insieme vari tipi diversi, in modo che ci sia qualcuno per ciascun gusto.” Il mondo è stato progettato per essere abbastanza grande. I Piranha Bytes dicono che sarà circa delle dimensioni del mondo di Gothic 3, ma ovviamente dovete tenere in mente che per la maggior parte è costituito d’acqua. D’altro canto, questa informazione dovrebbe servire a farsi un’idea generale della dimensione del mondo. Björn spiega:”C’è una grande città che verrà esplorata a dovere solo nelle ultime fasi di gioco. Ci sono isole costruite in maniera più lineare ed altre, nella fase avanzata di gioco, che saranno più aperte all’esplorazione. I luoghi non verranno esplorati una volta per poi essere abbandonati come in altri giochi“. Le isole saranno completamente aperte, perciò dopo essere sbarcati sarete liberi di andare dove vorrete (tratto tipico dei giochi Piranha Bytes). Le barche a remi fungono da sostituto dei teletrasporti, adattandosi bene all’ambientazione. Daniel aggiunge:”Incontrete nuovamente alcuni personaggi di Risen 1. Carlos, per esempio. Oppure Barba D’Argento, che in Risen 1 era solo menzionato, mentre ora lo incontrerete finalmente di persona. E Patty, ovviamente.“
Progressi tecnologici
Sebbene Risen 2 Dark Waters sia ancora in fase alpha, il gioco è già giocabile e le voci dei personaggi sono già state integrate. C’è ancora del lavoro da fare per quanto riguarda il bilanciamento, le animazioni per ora non sono ancora state completate e la sincronizzazione del labiale è assente. Eh sì, l’aspirazione degli sviluppatori per Risen 2 Dark Waters è di rendere il parlato dei dialoghi sincronizzato con il movimento delle labbra. Anche se abbiamo visto solo un’animazione durante i dialoghi con i personaggi (il famoso gesticolare con le mani), essa appariva fluida e naturale, soprattutto se comparata con i precedenti titoli Piranha Bytes. Osservando questo miglioramento si capisce quanto fossero legnosi movimenti dei personaggi in Risen 1. Uomini e donne avranno finalmente scheletri ed animazioni diverse, pertanto le donne appariranno molto più femminili e si muoveranno in maniera appropriata. Possiamo di certo concludere che Risen 2 Dark Waters costituirà un grosso balzo in avanti per quanto riguarda le animazioni. Un altro elemento carino è la lettura dei libri che si troveranno sparsi per il mondo di gioco e che potrebbero contenere indizi riguardanti oggetti leggendari. Quegli oggetti hanno proprietà che potenziano determinate caratteristiche del personaggio. Quando si prende in mano un libro, la telecamera ruoterà intorno al personaggio, permettendo di vederlo frontalmente. A quel punto prenderà il libro, lo aprirà e ne reciterà il contenuto con una buona intonazione.
“La tecnologia non ti aiuta
nella narrazione di una storia.”
Come nel primo capitolo, tutti i paesaggi sono fatti a mano, ogni dungeon è unico. Niente è stato realizzato con un generatore automatico e di sicuro non sono stati riciclati sempre i soliti tre tipi di dungeon ancora e ancora (chissà a chi è rivolta questa frecciatina XD, NdT). Una nuova caratteristica è la possibilità di origliare le conversazioni altrui, dando accesso a nuove missioni. “Per esempio, due persone potrebbero parlare di qualcuno che ha perso la propria pistola con una scommessa“, rivela Daniel. “Con i suggerimenti ottenuti da quella conversazione avrete nuove possibilità per ottenere quell’arma“. Anche la creazione di oggetti sarà presente nel gioco. Potrete forgiare le vostre armi ed il processo sarà completato attraverso delle animazioni, come nei precedenti titoli Piranha Bytes. La versione per console, già annunciata, sarà di nuovo realizzata da Wizarbox. Al contrario di Risen 1 però, gli sviluppatori francesi del porting vi stanno lavorando fin dall’inizio. Con il primo Risen, la decisione di realizzare una versione per console era giunta molto tardi e i Wizarbox avevano avuto poco tempo e poche possibilità per ottimizzare il gioco per l’Xbox360. Risultato: texture raffazzonate, oggetti che sparivano all’improvviso e controlli che han dato problemi a molti giocatori. Adesso la console è stata presa in considerazione fin dall’inizio e vi è un membro dei Piranha Bytes responsabile della comunicazione con Wizarbox. “Abbiamo imparato alcune cose dallo sviluppo di Risen 1“, dice Daniel. “Possiamo dirlo chiaramente: per favore non fate questo, questo e neppure questo“. E Björn aggiunge:”Roman Keskenti è il nostro programmatore che si occupa dello sviluppo parallelo. Ogni uno o due mesi confrontiamo lo stato dei lavori per controllare a che punto siamo e per essere sicuri di trovarci allo stesso livello.“
Björn rivela:”In Risen 1 abbiamo riempito i primi due capitoli di contenuti e quest. Poi i contenuti hanno iniziato a scemare ed alla fine non c’era praticamente nulla oltre alla missione principale. Il gioco era molto lineare nel terzo e nel quarto capitolo. In Risen 2 Dark Waters ci siamo assicurati di rendere il gioco lineare all’inizio, per poi farlo aprire più tardi. Il terzo capitolo di Risen 2 è il più esteso, quello in cui avrete più lavoro da fare. Ovviamente ci sono anche altre parti del gioco lineari, poiché sarebbe impossibile mantenere una struttura narrativa altrimenti.” Mentre nei giochi precedenti i Piranha Bytes semplicemente lasciavano il giocatore in un mondo da esplorare per conto proprio, ora provano a dare una maggior struttura all’inizio dell’avventura.
Sfortunatamente, abbiamo anche brutte notizie: il supporto al modding è escluso sia da parte di Deep Silver che da parte dei Piranha Bytes. Il problema, spiegano, è che i loro tool sono stati sviluppati per un uso interno e non funzionano in maniera affidabile su qualsiasi PC. Al contrario del motore del primo Gothic, sviluppato da tre studenti e brevettato dai Piranha Bytes, gli sviluppatori non hanno né l’aspirazione né le risorse per rilasciare i tool richiesti per modificare i dati del gioco sin da Gothic 3. Secondo i Piranha Bytes, un tale sforzo sarebbe condannato al fallimento fin dall’inizio perché, per esempio, non vi è alcuna documentazione del formato dei file usato internamente. I programmatori che lavorano con il motore siedono in un’unica stanza, non hanno bisogno di molta documentazione. I creatori dello Zengine usato in Gothic e Gothic 2 erano interessati a diffondere la loro tecnologia ed erano motivati a fornire dei tool agli utenti finali. Questa motivazione oggi non c’è più. Per i Piranha Bytes, il loro motore è solo un mezzo per raccontare la loro storia.
Conclusione
Risen 2 Dark Waters è il primo tentativo dei Piranha Bytes dopo Gothic 3 di abbandonare il sentiero ben conosciuto per provare qualcosa di nuovo e differente. Mentre Gothic 3 (dopo i predecessori fondati sulla trama) aveva ricevuto molte critiche da parte di alcuni fan per il suo mondo basato sull’esplorazione (e probabilmente per l’alto numero di bug), Risen 2 è fondamentalmente solo un cambio di scenario. I Piranha Bytes voltano le spalle al classico fantasy tutto spade e magia e abbracciano il mondo dei pirati di epoca coloniale, con tutte le conseguenze (armi da fuoco invece degli archi, sciabole invece delle spade, giacche invece delle armature a piastre). Quanto sia cambiata la struttura narrativa per essere adattata ai moderni giochi di ruolo (emozioni, decisioni drastiche e classi avanzate) e quale impatto possa aver avuto su Risen 2, non è ancora dato sapere. Comunque, ci sono alcune idee interessanti ed i Piranha Bytes meritano rispetto per aver osato rinnovare la serie, anche se l’ambientazione potrebbe non essere gradita a tutti.
Traduzione italiana di -Henry-.
Roberto
insomma, grande come Gothc3, con le isole al posto delle citta’ (Montera, Trelis, Mora Sul, etc) e acqua al posto dei boschi/campagna/deserto/lande innevate. mmmmm… ci sara’ poco da esplorare. Male, un’altra croce dalla parte del “non mi piace”.
Radiant88
Potrebbe esser un buon esperimento per futuri GdR, anche se troppo accostatosi alla moda “pirata” che, nonostante tutto, non è per niente male (fortunatamente, non si sono accostati alla moda “twilight” XD).
Io credo che solo all’uscita della demo ci potrà esser una solida sentenza.