La casella numero 15 è dedicata ancora alle donne, in particolare a Bruna, proprietaria del mulino di Montera.
“Bruna è la vedova del mugnaio, e gli orchi le hanno lasciato il mulino e il piccolo campo confinante, mentre hanno confiscato la fattoria del grano e i recinti delle mucche per i rifornimenti delle loro truppe.
Su quel campo lavorano per Bruna gli ultimi cittadini liberi di Montera, coloro che non sono stati ridotti in schiavitù né si sono uniti ai mercenari.
L’idea è molto semplice: la vedova paga i suoi lavoratori in denaro, con cui possono comprare del cibo, il cibo che hanno coltivato loro stessi e che Bruna vende a Gered, il commerciante alimentare della città.
Gli orchi – ben consapevoli del fatto di essere ancora, nonostante tutto, numericamente superiori in Myrtana – cercano in questo modo di mantenere pacifici gli abitanti di Montera.
In apparenza sembra che chiunque possa trarre vantaggio da quel sistema, ma in realtà rimangono alcune tensioni: non tutti considerano Bruna una benefattrice altruista, ma ci sono anche abitanti che si sentono solamente sfruttati.
Con l’esempio di oggi abbiamo voluto mostrarvi che stiamo tentando sia di fornire a Myrtana un’infrastruttura plausibile sia di introdurre più donne, che non siano mere presenze decorative, ma abbiano anche qualcosa da dire.
Ciononostante, non intendiamo esagerare quest’ultimo aspetto, perché dopotutto il mondo di Gothic è dominato dagli uomini.”
Traduzione italiana di Colmar.
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