Anteprima di Risen da Ars Ludica


Di Simone “Karat45” Tagliaferri

“Si ringraziano i ragazzi di Risen Italia per la disponibilità e il materiale usato per scrivere questa anteprima. Fateci un salto se volete trovare moltissime altre informazioni e interviste inerenti al gioco.” Manca poco all’uscita di Risen nei negozi e gli orfani della serie Gothic (l’uscita del quarto capitolo è stata rimandata all’anno prossimo, ma non c’è ancora nulla di ufficiale) fremono nell’attesa di poterci mettere le mani sopra. Dopo Gothic 3 i Piranha Bytes promisero di non ripetere gli stessi errori e sono riusciti a chiudere il gioco qualche settimana prima della pubblicazione, cercando di limitare bug e problemi di natura tecnica: gli hands-on pubblicati sui siti internazionali hanno sottolineato la stabilità delle versioni preview in loro possesso, vero cruccio di Gothic 3 che per molti è diventato giocabile soltanto dopo la pubblicazione di una grossa patch che si è fatta attendere per mesi. Non per niente Kai Rosenkranz, responsabile della musica e degli effetti sonori, ha fatto un mea culpa sull’argomento dichiarando: “I giocatori hanno tutto il diritto di lamentarsi: una cosa del genere non deve accadere nuovamente per nessun motivo“. Al di là di questo, l’impressione generale offerta da Risen è quella di voler stabilire delle assonanze rispetto ai Gothic, con cui condivide molto. Il primo punto in comune è che il protagonista ha perso la sua identità e si ritrova a vagare per un’immensa e selvaggia isola di cui ignora praticamente tutto. La trama verrà svelata esplorando e parlando con gli altri personaggi. I dialoghi prevedono scelte multiple che influenzano gli eventi successivi secondo una logica lineare ma insolitamente dinamica. Il linguaggio usato è rude e colorito, limato verso un approccio più occidentale al genere fantasy rispetto al linguaggio edulcorato a cui ci hanno abituato i titolo provenienti dal paese del Sol Levante. Dopo le prime fasi esplorative, utili per prendere confidenza con i controlli, il combattimento e il sistema di crescita del personaggio, bisognerà scegliere una fazione con cui associarsi e svolgere le missioni che verranno offerte da essa. Le fazioni disponibili sono tre: gli Inquisitori, i Banditi e i Maghi, tutte molto interessate alle rovine apparse recentemente sull’isola. Realisticamente non sarà possibile associarsi a più di una fazione in conflitto, fatto questo che garantisce a Risen una buona rigiocabilità, soprattutto per i completisti che non vogliono perdersi nemmeno una riga di dialogo. Rispetto al passato l’inventario sembra più funzionale e di facile utilizzo, probabilmente per venire incontro alle esigenze dell’utenza Xbox 360 che avrebbe avuto qualche difficoltà a gestire interfacce troppo complesse come quelle dei Gothic con il solo joypad. La filosofia scelta è quella dello spazio illimitato, utile per non costringere il giocatore a fare avanti e indietro per vendere il superfluo in nome di un falso realismo che non sta né in cielo né in terra. In effetti portarsi dietro dieci o cento spade che differenza fa? Siamo sempre nel mondo della fiction e di realistico c’è ben poco (è un po’ come la storia dei medikit e delle ferite che si rimarginano da sole in tempi record… ma questa è un’altra storia). Il reperimento degli oggetti avverrà tramite il classico sistema ammazza&razzia tanto caro agli amanti dei giochi di ruolo, persone dalla dubbia moralità che adorano frugare tra i cadaveri (c’è anche chi si diverte a palpeggiare gli orchi morti… tenete ben in vista le mani, suvvia). Ovviamente non mancheranno tesori nascosti in fondo a dungeon oscuri e pieni di pericoli. Il sistema di combattimento sembra molto simile a quello dell’ultimo Gothic (tasto sinistro del mouse per attaccare, tasto destro per parare e contrattaccare). Dal punto di vista della difficoltà non sono stati fatti sconti a nessuno: nonostante alcune concessioni alla modernità come la possibilità di selezionare un nemico-bersaglio, girare in modo scriteriato per l’isola di Risen, soprattutto quando si è di livello medio-basso, riserverà delle sgradite sorprese sotto forma di nemici molto potenti capaci di ammazzare l’eroe senza nome con una semplice alitata (beh, sapete… magari i draghi…). In realtà basteranno anche creature più deboli a dare del filo da torcere al protagonista e non aspettatevi mostri di livello allineato al suo come accade, ad esempio, in Oblivion o in Fallout 3. Il sistema di crescita dei livelli è basato sui maestri, ovvero per apprendere abilità di livello superiore occorrerà trovare qualcuno in grado di insegnarle (a pagamento) e non basterà assegnare i punti esperienza ottenuti come in altri giochi di ruolo. Ovviamente sarà possibile differenziare il personaggio secondo i propri gusti, facendogli percorrere diverse carriere e portandolo a diventare a propria volta un maestro in differenti discipline (chissà se verrà esaudito il mio sogno di poter creare un cuoco francese guerriero). Ma veniamo all’isola dove Risen è ambientato: immensa e rigogliosa, è un vero spettacolo per occhi e orecchie (e anche lingua, se siete abituati a leccare i monitor). In alcune zone la vegetazione è così fitta che, pur potendo attraversarla, rende difficile l’orientamento. Non mancano effetti atmosferici e giochi di luce, con la pioggia che pare anch’essa particolarmente fitta e la notte decisamente buia. L’eroe che nessuno riuscirà mai ad aggiungere a un elenco telefonico potrà arrampicarsi, saltare, accovacciarsi e… levitare (come il mago di Segrate). Quest’ultima abilità sarà ovviamente legata a una barra energetica che, una volta esaurita, costringerà a rimettere i piedi per terra (in modo più o meno rovinoso a seconda dell’altezza). Alcune aree sono raggiungibili soltanto levitando quindi, se si vogliono scoprire tutti i segreti del gioco, sarà necessario padroneggiare l’arte del camminare a mezz’aria (il maestro sarà Goku?). E se invece di un mago uno avesse creato un rude guerriero che trova difficoltà anche a camminare? Nessun problema, perché esistono delle pergamene del volo che possono essere acquistate, (solo dai venditori autorizzati e certificati dalla UE) o scritte usando un’abilità apposita (che non sarà sicuramente ‘Sopravvivenza all’ingestione ripetuta di cibo messicano’). L’uscita del gioco è prevista per il 2 Ottobre in edizione normale e per collezionisti. Quest’ultima costerà di più ma ci troverete dentro le mutande di ghisa del protagonista e una spada vera con la lama sporca del sangue degli sviluppatori. Lo Staff di Risen Italia ringrazia Ars Ludica per averci segnalato pubblicizzandoci!

Commenti

lester
lester

il gioco ricorda molto gothic2 (che a me è piaciuto moltissimo) e promette bene. spero che non ci sia bisogno di una patch per giocarci, come gothic3.
per ora è il primo sulla mia lista dì attesa, non vedo l’ora.

tizio x
tizio x

molto molto gustoso…

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