World of Risen ha segnalato una nuova anteprima di IGN.com. Eccovi di seguito la traduzione in italiano.
Nonostante alcuni problemi di prestazioni e crash ed un sistema di combattimento un po’ traballante, il primo Risen era stato ben accolto. Il vero problema per lo sviluppatore Piranha Bytes sarà quindi quello di dimostrarsi capace di risolvere i problemi del gioco originale e rendere la serie ancora migliore. E finora non siamo ancora in grado di dirvi se ci sono riusciti o meno. Mancano solo due settimane alla sua uscita, ma Risen 2 ha ancora bisogno di una bella rifinitura per non deludere le aspettative.
È necessario fare una piccola introduzione. Risen 2: Dark Waters è il seguito di Risen ed una diretta continuazione della sua storia. Si tratta, come il primo capitolo, di un action-GDR, in cui l’eroe si ritaglia il proprio posto in un mondo pieno di missioni, mostri, tesori e pericoli. Queste sono tutte caratteristiche tipiche della serie, ma la differenza saliente è il tema piratesco di Risen 2. L’umanità è sull’orlo dell’estinzione, perciò l’eroe decide di voler diventare un pirata dopo aver saputo che questi potrebbero sapere come fronteggiare l’incombente minaccia.
Come nel primo Risen, il punto forte del gioco è la possibilità data al giocatore di scegliere come portare a termine i propri obiettivi. Gli sviluppatori vogliono raccontare una storia, ma vogliono che le vostre azioni vi sembrino realmente frutto delle vostre decisioni, che modelliate il vostro eroe personale. Per esempio, in una missione l’eroe deve convincere un tizio ed i suoi uomini a tornare al lavoro, così da rifornire le navi. Per raggiungere quest’obiettivo l’eroe può, escludendo eventuali limitazioni date dalle abilità, scegliere di intimidirlo oppure di agire in maniera più subdola e sottile. Andando in giro per l’accampamento e parlando con i suoi dipendenti si possono ottenere varie informazioni, fra cui la posizione di una caverna lì vicino. Grazie a questa nuova conoscenza, l’eroe può parlare di nuovo al tizio ed allontanarlo con la promessa di un tesoro. Una volta lì, l’eroe può dargli una buona dose di legnate e risolvere così il problema. Un’altra possibilità è quella di ottenere una ciocca di capelli dell’uomo ed usarli per creare una bambola voodoo, prendere possesso del suo corpo ed ordinare ai suoi sottoposti di tornare al lavoro. E queste sono solo alcune delle vie percorribili per risolvere questa particolare situazione.
Il mondo di gioco è davvero vasto ed offre molte possibilità d’interagire con esso come più vi aggrada. Quando entrerete in una città potrete occuparvi delle missioni che già avete oppure limitarvi a fare un giro e parlare un po’ con la gente, in cerca di nuovi incarichi o qualcos’altro da fare. Se siete in cerca di un lavoro avrete la possibilità di imparare alcune abilità commerciali, oppure apprendere come svolgere un rituale voodoo, o ancora essere introdotti all’arte della forgiatura dal fabbro locale. Oppure potrete trasformare il gioco in un capitolo di GTA, sguainando la spada e dandole di santa ragione a chiunque vi passi davanti. Generalmente non potrete farli fuori (non vogliono lasciarvi uccidere dei PNG utili ai fini della trama, dopotutto), ma avete comunque questa opzione se volete fare i cretini.
Il sistema di combattimento legnoso rende però la vita difficile a chi vuole fare il cretino. Nella recensione del primo Risen, Charles Onyett aveva detto che il combattimento “non appare mai naturale come dovrebbe”, e per ora lo stesso vale per Risen 2. Tre persone diverse hanno giocato la demo del gioco e nessuno di essi è riuscito ad essere granché eroico. Il controllo della telecamera è un problema quando bisogna affrontare più di un nemico ed il sistema di contrattacco richiede un tempismo a quanto pare fuori dalla portata di tutti e tre. L’eroe si muove come se avesse dei pesi di piombo ai piedi ed ogni movimento sembra così appesantito da farmi sentire non al comando di un abile eroe, ma piuttosto di un bamboccione incompetente. In poche parole, il combattimento si è rivelato tanto frustrante da far preferire le soluzioni più pacifiche. Con un po’ di pratica sicuramente la maggior parte delle persone saranno in grado di venirne a capo, ma di sicuro non ci è sembrato dare né una sensazione di “naturalezza” né una sensazione di potenza.
Nonostante il combattimento non funzioni particolarmente bene, di sicuro però le opzioni che i Piranha Bytes danno ai giocatori ben si adattano al gioco. Oltre alla spada il giocatore ha accesso anche ad armi più convenzionali per i pirati, come le pistole, oltre che a dei trucchi meno evidenti,come il poter mandare all’attacco il proprio pappagallo. Proprio quest’ultimo ha ricevuto molti consensi, dato che è in grado di distrarre i nemici, rendendoli così inermi e mitigando molto la frustrazione causata dal normale combattimento. Se Risen 2 riuscisse a far funzionare un po’ meglio il combattimento, queste meccaniche potrebbero renderlo molto più divertente.
Le prestazioni della versione PC sono più o meno quelle che ci si aspettava dal gioco, mentre la versione console è un po’ più grezza. Entrambe hanno qualche problema di framerate, ma quella per console sembra mesi indietro con lo sviluppo, aggiungendo dei problemi con la visuale che si blocca ed un sacco di animazioni mancanti od in qualche modo malfunzionanti. In ogni ciclo di sviluppo di un videogioco gli ultimi mesi sono dedicati alla rifinitura, ma lo scettico che è in ognuno di noi salta fuori quando si va a vedere il curriculum degli sviluppatori. Risen aveva anche lui i suoi problemi tecnici, ma Gothic 3 era un vero e proprio disastro. I rappresentanti possono anche sostenere fino allo stremo che si tratta ancora di codice non ultimato, ma ci vuole tempo per ricostruire la fiducia dopo aver rilasciato prodotti così buggati.
In base alle vostre preferenze, potreste essere contenti o seccati dal fatto che Risen 2 di sicuro non prende il giocatore per mano. Non c’è nessun sentiero mistico che si può evocare per farsi guidare fino a destinazione, né un segnale su una mappa ben visibile. In Risen 2 dovrete ascoltare attentamente ai dialoghi, ricordando ciò che sentite per estrapolare quel che bisogna fare e dove bisogna andare. Potrete sempre far riferimento al diario e leggere le trascrizioni per fare un po’ di chiarezza, ma l’intenzione è quella di farvi divertire deducendo queste cose per conto vostro. Siete un eroe, e come sappiamo gli eroi non aspettano di avere la pappa pronta. O qualcosa del genere.
Il primo Risen ha sorpreso davvero un sacco di persone, divenendo un titolo di culto nonostante i suoi numerosi problemi. Non è chiaro se il secondo capitolo riesca o meno a risolvere ciò che non andava nell’originale, ma in ogni caso dovrebbe essere in grado di accontentare i giocatori più smaliziati, in cerca di un titolo che offra un’esperienza ricca di bivi e scelte.
Traduzione italiana di -Henry-.