Segnalata da World of Risen, eccovi un’intervista fatta dal sito PCR-online.biz a Daniel Oberlerchner. Dato che Daniel ha lasciato Deep Silver a Novembre, possiamo ipotizzare che l’intervista sia rimasta per un bel pezzo sulla scrivania di qualcuno, forse in attesa dell’approvazione di Deep Silver.
PCR-online: Ti è piaciuto lavorare al seguito di una serie relativamente nuova? Sappiamo tutti quanto sia dura far decollare dei nuovi prodotti.
Doberlec: Lavorare su Risen 2: Dark Waters finora è stato fantastico. Il nostro credo iniziale è stato quello di ottenere fin dal principio quanti più commenti possibile da stampa e fan e migliorare game design e presentazione rispetto al predecessore. Una volta raggiunto questo risultato, siamo stati in grado di migliorare il gioco in aree che forse erano state previste per il primo Risen, ma che alla fine non erano mai state inserite.
PCR-online: Sono state rivolte alcune critiche a Risen, soprattutto nella versione console, ma la serie sembrerebbe avere del potenziale. Come avete intenzione di portarla avanti?
Doberlec: Una cosa di cui siamo molto orgogliosi riguardo a Risen 2 è come siamo riusciti ad espandere l’universo di Risen con una storia di pirati che taglia i fili della trama originale e li riannoda con un risultato sorprendente. Ci siamo spostati da un’unica isola centrale ad un arcipelago, facendo in modo che il giocatore incontri personaggi già conosciuti nel primo gioco.
Abbiamo dovuto tenere a mente che alcuni possessori di console potevano non aver giocato il primo titolo, perciò abbiamo pensato di includere vari personaggi il cui compito è raccontare gli eventi di Risen 1 e le conseguenze delle azioni dell’eroe del gioco.
Per quanto riguarda alcuni nuovi elementi, si possono citare la possibilità di diventare uno dei capitani pirata più famigerati delle isole del Sud e quella di attaccare la gente giocando sporco, per esempio addestrando un pappagallo, stendendo i nemici a colpi di noci di cocco, oppure ancora trasformdandosi in una scimmia per saccheggiare antiche rovine. Un vero atto d’amore nei confronti dell’anarchia.
PCR-online: Pirati ed isole tendono a riportare alla mente Monkey Island, sebbene noi di PCR sospettiamo che Risen 2 sarà molto più cupo. È vero?
Doberlec: Sì, Risen 2 è pensato per un pubblico adulto. Il mondo di gioco permette di vedere da vicino gli aspetti più oscuri dell’animo umano, in cui corruzione, ossessione, ingordigia e tradimento regnano inconstrastati in una società fatta di tagliagole. Ci saranno anche dei momenti di sollievo, perché non era nostra intenzione mantenere costantemente un’atmosfera oscura e pesante per così tante ore di gioco, ma questi momenti di svago saranno brevi e distribuiti con sapienza nel corso della trama.
Vi sono comunque dei riferimenti a Monkey Island nel gioco. Era inevitabile ed i giocatori di sicuro apprezzeranno questa caccia alla citazione.
PCR-online: Secondo te cosa può dare questo GDR in più rispetto agli altri?
Doberlec: Credo che la più grande differenza fra Risen 2 e gli altri GDR sia che Risen 2 offre un’ambientazione nuova, un gameplay più profondo ed una sfida al giocatore che lo spinge a pensare in maniera creativa.
Abbiamo deciso di puntare su un’atmosfera piratesca per far vivere al giocatore situazioni ed ambientazioni mai vissute finora e siamo sicuri che Risen 2 otterrà l’effetto sperato.
Il mondo di Risen 2 fornisce un’esperienza di gioco guidata dalle decisioni del giocatore, il che significa che molti aspetti del mondo simulano la realtà (routine giornaliere, regole sociali, eventi meteorologici, e così via) e che diamo al giocatore un’ampia varietà di abilità ed un personaggio neutrale, da usare a seconda del proprio stile di gioco.
PCR-online: Risen sembra aver fatto presa più sui giocatori PC rispetto a quelli console. Secondo te qual è il motivo? Sarà così anche con Risen 2?
Doberlec: Piranha Bytes, lo sviluppatore di entrambi i titoli, ha una lunga tradizione nel creare giochi di ruolo su PC (la serie Gothic). Crea GDR da una decina d’anni e, dato che il genere si presta bene a creare legami emotivi con il pubblico, abbiamo avuto fan di Risen ancor prima che annunciassimo il titolo nell’autunno del 2008.
Con Risen 2 contiamo di espandere il più possibilità la nostra community, includendo il mondo delle console, perché siamo fermamente convinti che questo tipo di GDR possa piacere a molti, se solo gli daranno una possibilità.
PCR-online: Proseguendo il discorso, quali pensi siano le differenze fra i due tipi di giocatore e come si può venire incontro alle diverse esigenze nello stesso gioco?
Doberlec: La differenza fra PC e console è che i PC servono per lavorare, divertirsi e comunicare, mentre le console si focalizzano quasi unicamente sul secondo aspetto, anche se un po’ alla volta si stanno introducendo aspetti di comunicazione.
Le abitudini di consumo dei giocatori console differiscono da quelle dei giocatori PC nel fatto che la maggioranza dei giocatori console non ha molte ore al giorno da dedicare ai videogiochi. Questo non significa che non passino molto tempo su un gioco una volta che ne conoscono le meccaniche, è solo che il livello d’attenzione è minore ed il bisogno di stimoli fin dall’inizio è maggiore, quindi i contenuti devono essere pensati per gente che torna a casa da lavoro la sera e vuole godersi il gioco un pochino alla volta.
Per risolvere il problema senza diluire l’esperienza anche per gli hardcore gamer, abbiamo reso opzionale l’aiuto offerto ai principianti, senza costringere tutti i giocatori a riceverlo.
Abbiamo reso la curva d’apprendimento meno ripida rispetto a Risen 1, oltre a restringere le possibili azioni che il giocatore può intraprendere all’inizio del gioco. I veterani del genere saranno comunque in grado di superare il prologo in pochi minuti, mentre i principianti non solo potranno godere di una guida appropriata, ma riceveranno anche informazioni sulla storia, nel caso non avessero mai giocato al primo titolo.
PCR-online: Recentemente hai affermato che ci sia un certo distacco tecnologico fra le piattaforme, per esempio fra Xbox 460 e PC, ma che sia importante creare un’esperienza di gioco ottimale per ciascuna. Non dev’essere di certo facile.
Doberlec: Sebbene la tecnologia su PC sia in continua evoluzione, la vera domanda da farsi è se si debba per forza muoversi allo stesso passo.
Nel caso di Risen 2 siamo davvero fortunati, dato che non dobbiamo primeggiare nella corsa alla tecnologia. Il gioco appare già fantastico con le DirectX 9, perché non sempre una miglior tecnologia implica una miglior esperienza GDR.
Anche se Risen 2 offre animazioni fluide, effetti d’illuminazione avanzati, effetti particellari, paesaggi sonori 3D ed una resa molto gradevole dell’acqua con superfici caustiche e rifrazioni in tempo reale e così via, è il suo vivo e vibrante mondo di gioco che la fa da padrone. Alla fine, non è il pennello a dipingere il quadro, ma l’artista.
PCR-online: Cosa riserva il mercato per i giochi per PC, a tuo parere?
Doberlec: Tradizionalmente, creare videogiochi significa fare una scommessa sul fatto che uno specifico gruppo di persone (ossia il pubblico di riferimento) comprerà il tuo prodotto quando arriverà sugli scaffali.
Si deve raggiungere una certa qualità del prodotto per poter imporre un certo prezzo, il che rende a sua volta necessario cercare un publisher che investa su di te e sulla tua idea. A seconda dei casi, il publisher può fornire anche una visione più approfondita del mercato con le sue ricerche e la sua esperienza nel settore, un po’ come un business angel che dà dei consigli su come avviare un’impresa.
Oggi come oggi, ai piccoli sviluppatori non è più richiesto di superare questa soglia minima per entrare nel mercato, perché internet ed i grossi sistemi di digital delivery, come Steam ed iTunes, consentono di entrare in contatto diretto con il consumatore, senza bisogno di intermediari. Questo ha reso possibili vari esperimenti e dato il via all’ondata di titoli indie comparsi ultimamente.
La fedeltà ad una serie è una diretta conseguenza della conoscenza che si ha di chi sta dietro al progetto. È difficile essere leali ad brand anonimo senza una faccia, il che porta anche le grandi compagnie ad interessarsi ai social media e ad interagire con i propri consumatori.
PCR-online: Per concludere, si hanno notizie riguardo il presunto seguito di Dead Island?
Doberlec: Ho controllato la mia sfera magica delle profezie, ma sfortunatamente non ho visto nulla…
Traduzione italiana di -Henry-.