Una vita da pirata in Risen 2: Dark Waters


Grazie ad una segnalazione su World of Risen, abbiamo saputo che IGN ha pubblicato una nuova anteprima dedicata a Risen 2. Ci sono anche 3 nuovi screenshot con un soggetto molto interessante, uno gnomo!

La trasformazione di Risen in un’avventura da pirata spaccone suggerisce un approccio più accessibile al gioco di ruolo, rispetto a quello usato dagli sviluppatori Piranha Bytes in Gothic. Risen 2: Dark Waters è ancora un RPG nel tradizionale stile da PC, ma è stato progettato per guidare i giocatori in maniera più effettiva senza sacrificare la complessità. I cambiamenti hanno a che fare soprattutto con la struttura e il ritmo di gioco: laddove Risen mostrava un’enorme isola da esplorare sin dall’inizio, Risen 2 ha un mondo più grande che vi “nutrirà un boccone alla volta”, aprendosi gradualmente man mano che cresce la vostra esperienza di gioco.

O, per dirla in altri termini, inizierete come un ubriacone fallito e finirete come un capitano pirata. Risen 2: Dark Waters è un tentativo genuino di creare un gioco di ruolo profondo sui pirati. Si tratta di un mix tra caccia al tesoro, duelli, azioni scatenate dal rum in città portuali o su isole deserte, ed una storia di poteri soprannaturali che minacciano il mondo e che saranno familiari ad ogni fan del primo gioco. Insomma è una sintesi interessante, ma, allontanandosi dal modello high fantasy predominante al momento nel genere RPG grazie a giochi come Skyrim e The Witcher 2, Dark Waters si sta ritagliando una propria identità, differente e riconoscibile.

The Witcher e Skyrim sono una parte del motivo per cui abbiamo pensato ad un’altra ambientazione” afferma Daniel Oberlerchner. “Cioè, quanti RPG di ispirazione medievale la gente è disposta a giocare? È difficile creare qualcosa di peculiare in quella ambientazione, soprattutto mentre The Witcher ha fatto proprio un ottimo lavoro. Ecco la novità: il tema piratesco pervade davvero l’intero gioco, si innesta su ogni suo aspetto centrale. Non si tratta solo dello sfondo per una storia, o di qualcosa semplicemente gettato sul motore di Risen. Fa parte dell’albero delle abilità, è parte integrale dell’interazione con la gente (e non solo per via degli insulti). L’abbiamo sviluppato più di chiunque altro finora, in termini di dettagli nella ricostruzione della vita da pirati. In molti gioco vi limitate a salpare con una nave e a fare battaglie navali – chiunque l’ha fatto centinaia di volte in passato. Noi, invece, ci siamo chiesti: cosa potrebbe fare un pirata, quando non naviga?

Risen 2 vi assegna all’inizio una versione alcolizzata e disillusa dell’eroe senza nome del primo Risen, finito di nuovo su un’isola scarsamente popolata dieci anni dopo il primo gioco. Incaricato di infiltrarsi tra i pirati, la sua prima sfida è di partire dall’isola e trovarne da qualche parte una più popolata. Questa è un’introduzione più graduale del mondo interamente aperto del primo Risen, esplorabile in tutte le direzioni sin dall’inizio. è impossibile lasciare la prima isola senza almeno una comprensione elementare di come funzionano cose come l’equipaggiamento e il combattimento, garantendovi così un ingresso più facile nel vasto mondo attraverso i mari.

In Risen 1 abbiamo fatto l’errore di farlo partire subito con il mondo quasi completamente aperto, e la difficoltà andava dalla media alla più elevata sin dall’inizio” spiega Oberlerchner. “Specialmente negli USA, la gente è rimasta scioccata dal fatto di poter morire nel tutorial. Era come un imbuto – potevate fare un sacco di cose all’inizio, mentre le opzioni diminuivano avvicinandosi alla fine. Con Risen 2 abbiamo capovolto l’imbuto, per cui la partenza sarà piuttosto lineare, e poi man mano l’orizzonte si amplierà.

Il primo incontro dell’eroe senza nome è con uno gnomo di nome Jaffar, che indossa un incantevole tricorno ed è in grado di parlare un inglese rudimentale e pieno di oscenità, che ha imparato evidentemente dai pirati. “Il tema principale sono i pirati, per cui avremo molti f**k al minuto” sogghigna Peter Brolly dei Piranha Bytes. Il linguaggio di Risen 2 è decisamente colorito, e fortunatamente la variazione di accenti e dialetti è molto ampia. Sono così stufo di sentire Californiani totalmente fuori luogo negli RPG d’ispirazione medievale che mi sono quasi messo a cantare quando ho incontrato un boss più avanti nella demo, con una pronuncia simile ad una versione Yorkshire di Johnny Depp.

Dopo esserci assicurati l’aiuto di Jaffar nella costruzione di una zattera, ci lanciamo in una missione da fattorino troppo scontata, in cui recuperare tutti i materiali, sebbene i nostri spiriti siano elevati dalla personalità che sfoggia il mondo dei Piranha Bytes. Gli altri gnomi sull’isola dimostrano di saper parlare un loro linguaggio piuttosto rudimentale – “Perché questi piccoli bastardi non possono imparare a parlare correttamente?” afferma, con tutta l’affabilità e l’apertura verso le culture straniere del tipico uomo inglese in vacanza. Più avanti, in una città portuale piuttosto grande, vediamo una certa variazione nel tipo di missione: sabotare dei cannoni per far esplodere il muro di una prigione e liberare un prigioniero per il proprio equipaggio di pirati, infiltrarsi nelle torri di controllo, mandare anche una scimmietta addestrata e completamente controllabile nelle case, attraverso le finestre aperte, per forzare serrature e svuotare forzieri.

Il mondo di Risen 2 è fatto a mano e dovrebbe, perciò, darci la stessa sensazione d’atmosfera per cui Risen 1 è rimasto indimenticabile. Non c’è generazione automatica, i nemici non sono creati casualmente, non ci sono porte finte. Ogni persona nella città portuale ha la propria casa e il proprio letto, e tutti diventano piuttosto nervosi se cercherete di dormire lì. Hanno le loro routine quotidiane, a cui potete partecipare pure voi, iniziando a forgiare, estrarre metalli o raccogliendo nei campi, per guadagnare un po’ di soldi o esperienza extra.

C’è un po’ di delusione per il fatto che non c’è la navigazione effettiva in Risen 2: Dark Waters, considerando che la questione riguarda anche la coesione e la credibilità del mondo. Una volta che avrete requisito una nave, viaggerete, infatti, da un’isola all’altra tramite una schermata di mappa invece di salpare in alto mare. Tuttavia Oberlerchner ci ha fornito una buona giustificazione: quando si cerca di fare tutto d’un colpo, si finisce per non realizzare nulla fatto bene.

In principio, abbiamo naturalmente preso in considerazione l’idea” continua Daniel. “Ma poi abbiamo pensato a quel che potevamo portare in tavola, cose che nessun altro ha fatto – dovrebbe essere più accurato? Dovrebbe essere un simulatore di navigazione? Sarebbe stato tutto troppo complicato. I Piranha Bytes conoscono i loro limiti: sono sviluppatori di RPG fino al midollo. Ci sono persone che sanno scrivere ottimi dialoghi e creatori di missioni molto validi, c’è un mondo di gioco aperto e credibile, ma non ci sono esperti nello sviluppo di un gioco di strategia o di battaglie navali tattiche“.

È davvero importante focalizzarsi su quel che si sta facendo. Si può provare a fare di tutto, ma poi non è possibile fare tutto al meglio. Le uniche persone che possono fare di tutto al momento sono team come Rockstar e Bethesda – per quanto io sia piuttosto sicuro che Skyrim non sarà eccellente su ogni livello. È semplicemente impossibile, perché esistono sempre limiti a quel che si può fare.

Risen 2: Dark Waters prova seriamente ad essere divertente e a trasmettere, al contempo, quel tipo di esperienza profonda da RPG che i suoi fan si aspettano. I suoi dialoghi sono coloriti da imprecazioni e battute, e potrete lanciare pappagalli dai nemici per confonderli durante una battaglia. Questa leggerezza potrebbe adattarsi con qualche difficoltà alla complessità della base del gioco, ma fa piacere vedere un RPG hardcore che non si prende troppo sul serio, e il tema piratesco si presta facilmente ad una certa spensieratezza più del serio fantasy che sta definendo il genere in questo momento.

Questo gioco ha molte carte da giocare per attirare la vostra attenzione in una delle più grandi ere dei giochi di ruolo dalla fine degli anni ’90, ma Risen 2: Dark Waters fa del suo meglio per distinguersi dalla massa. Sazierà la nicchia di giocatori hardcore di RPG che sono contenti di iniziare come una nullità piuttosto che subito come un supereroe – e là fuori ci sono molti giocatori che si saranno chiesti qualche volta come potrebbe essere un vero e profondo gioco di pirati.

Traduzione italiana di Colmar.


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