E anche dagli inviati di Multiplayer.it al GamesCom arriva un’anteprima tutta Italiana di Risen 2: Dark Waters.
Versione testata: PC
Una conferenza dedicata al titolo e un’intera presentazione a porte chiuse sono state la nostra fonte d’ispirazione per scoprire le nuove informazioni portate dai ragazzi di Piranha Bytes alla GamesCom di Colonia in merito all’interessante Risen 2: Dark Waters. La dimostrazione, tra l’altro parzialmente giocabile anche sullo showfloor, si apriva con il nostro protagonista pronto a sbarcare sull’isola di Tacarico, immediatamente dopo aver lasciato una Caldera in fiamme su una nave dell’inquisizione.
L’eroe, come già noto, è sotto le mentite spoglie di un pirata. Il focus della demo era interamente sulla libertà offerta al giocatore sia in termini esplorativi che di quest: il gioco è a tutti gli effetti un RPG open world, ai limiti del free roaming sulla falsariga dei vari The Elder Scrolls, Gothic e ovviamente del primo Risen. Tuttavia l’impianto narrativo farà sì che il giocatore sappia sempre precisamente dove andare e non si trovi mai spiazzato o soverchiato dai contenuti del gioco. Ad esempio proprio all’inizio della demo lo sviluppatore ci ha mostrato come fosse possibile appena scesi dalla barca andare in giro per l’area e raggiungere la foresta circostante il villaggio di Sacralito, ovviamente con tutte le conseguenze del caso in termini di nemici da affrontare.
Obiettivo libertà
Ma questa libertà va ben oltre la semplice esplorazione e coinvolge soprattutto le scelte offerte al giocatore in termini di risoluzione delle quest e persino di interazione con i personaggi non giocanti. Qualche esempio è d’obbligo in questo caso. Nella demo mostrata e poi provata, il protagonista doveva recuperare una mappa dell’isola per scoprire la strada da percorrere in modo da raggiungere la sua destinazione finale, al capo opposto dell’isola di Tacarico. Questa mappa poteva però essere recuperata esclusivamente interagendo con il governatore della cittadina, un tale Di Fuego. Ma non potevamo semplicemente presentarci nella sua stanza, bensì dovevamo prima vestirci in un modo accettabile, essendo scesi dalla barca a torso nudo.
Ecco, per recuperare questi vestiti ci veniva offerta la possibilità di comprarli da un mercante, uccidere un pirata accampato nei confini esterni del villaggio o rubarli nel campo degli schiavi. La stessa interazione con il governatore poteva essere risolta in molte modalità differenti: comprando la mappa da lui, svolgendo alcune quest per suo conto, oppure gestendo alcuni dialoghi in modo persuasivo. L’altro elemento interessante riguarda l’interazione con questi NPC che apre il fianco a un’ulteriore possibilità per il giocatore riguardante la scelta dei personaggi con cui interagire. Attraverso il governatore ad esempio avremo accesso a una linea di quest “negative” che ci richiederanno di uccidere gli schiavi ribelli scambiando le loro teste per monete sonanti. O ancora sarà possibile iniziare a chiacchierare con un prigioniero pirata, entrare nelle sue confidenze e, una volta completati alcuni incarichi per suo conto, sarà possibile utilizzare questo NPC come un vero e proprio trainer per abilità quali lo stealth, lo scassinamento o il pickpocketing (ovvero la possibilità di fare piccoli furti dalle tasche dei personaggi).
E’ stato interessante notare durante queste interazioni, anche il buon lavoro fatto con la telecamera ora molto più dinamica durante i dialoghi e in grado di mettere maggiormente in risalto le animazioni degli NPC che si presentano ora molto meno statici, anche se rimangono piuttosto robotici nelle loro interazioni e routine al di fuori dell’intervento del giocatore. Ci sono state migliorie minori anche per quanto riguarda i combattimenti: siamo riusciti a provarne diversi ed effettivamente l’aumento dei colpi possibili con tanto di combo, così come la schivata e la parata sembrano garantire una maggiore varietà all’interno di un gioco di ruolo altrimenti piuttosto classico per quello che riguarda gli scontri. Tra l’altro l’intero mondo di gioco è governato da regole sociali che impediscono a livello teorico di andare in giro ad attaccar briga e talvolta persino di sguainare la spada in luoghi sorvegliati. In questo modo guadagnano ulteriore valore i dialoghi come unico modo per stimolare l’avversario ad attaccare per primo ed evitare così di essere bersagliati dalle guardie.
Non solo PC
Tecnicamente non abbiamo notato grandi passi in avanti rispetto alla presentazione dell’E3. A colpo d’occhio il gioco si presenta piuttosto bene e in questo senso aiuta sicuramente il completo cambio stilistico e di palette cromatica che ha portato la serie a spostarsi da quella sorta di fantasy mediterraneo del primo Risen al clima piratesco e lussureggiante del sequel. Tuttavia a uno sguardo più attento continuano a non convincere gli interni, veramente molto scarni, e la vegetazione piuttosto povera di dettaglio. Molto buono invece il lavoro fatto sui modelli, nonostante pecchino di morbidezza nelle loro animazioni. Interessante poi la versione Xbox 360, mostrata questa solo a porte chiuse e attualmente in linea con la versione PC in termini di dettaglio grafici.
Il problema tuttavia è nel frame rate attualmente molto basso. Lo sviluppatore ci ha infatti confermato che i prossimi mesi saranno tutti spesi nell’ottimizzazione del motore per cercare di recuperare ogni singolo frame ed eventualmente verrà abbassato parte del dettaglio grafico, il tutto alla ricerca della massima fluidità. In una piccola sessione finale di domande e risposte i ragazzi di Piranha Bytes hanno confermato di puntare alle 40 ore di gioco solo per la main quest con picchi di 60 per chi vorrà esplorare l’intero mondo di gioco e tutte le quest secondarie. Non ci saranno invece le battaglie navali che i fan hanno richiesto a gran voce ma allo stesso tempo saranno molte le isole visitabili con persino alcuni tratti costieri. Non è mancata anche qualche informazione su un’eventuale demo che gli sviluppatori non possono ancora confermare soprattutto alla luce delle oggettive difficoltà nello sviluppare un dimostrativo per un RPG così open world. La beta invece sarà sicura e dovrebbe partire entro due-tre mesi. A quanto pare sarà accessibile solo da chi avrà riscosso il voucher presente nella collector’s del primo Risen ma magari sarà data l’opportunità anche a qualche giocatore particolarmente attivo nella community.
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