A pochi giorni dalla release di Risen, iamgamer.de ha avuto la possibilità di condurre un’intervista con Björn Pankratz, project manager presso Piranha Bytes.
Philipp Rust: Ottobre di avvicina lentamente e con lui anche la data di rilascia di Risen. Nervoso?
Björn: Ma naturalmente!
Philipp Rust: Si legge ovunque che Risen sarà un gioco “tipico” dei Piranha Bytes. Cosa significa?
Björn: L’atmosfera, il mondo compatto, il tono gretto, la musica, il doppiaggio, la storia – tutto ciò che ha contrassegnato Gothic 1 e 2.
Philipp Rust: La reazione dei fan a Gothic 3 è stata abbastanza negativa. Come si fa a dare la motivazione al team affinché continui a guardare avanti?
Björn: Dopo Gothic 3 per tutto il team è diventata una questione d’onore dimostrare di essere capace di realizzare un gioco di ruolo completo e pulito a livello tecnico e contenutistico.
Philipp Rust: Gli screenshot che si vedono in rete somigliano molto a Gothic 3. Non c’è da meravigliarsi, visto che il team è lo stesso. Quali sono le modifiche più grandi che avete fatto e quali sono le vostre ispirazioni?
Björn: Risen è un ritorno ai nostri punti di forza di un tempo, si orienta quindi più a G1 e G2 che ad altro. Ovviamente avviamo tratto ispirazione da molti altri giochi. Siamo tutti assidui giocatori ed abbiamo dato un’occhiata a ciò che il mercato offre.
Philipp Rust: Il mondo di Risen è molto più piccolo di quello di Gothic 3. Come siete giunti a questa decisione, visto che dopotutto la grandezza del mondo è determinante nei giochi “open world“?
Björn: Uno degli errori di base di Gothic 3 è stato il mondo troppo esteso. In Risen ci concentriamo su una singola isola, molto più piccola, ma altrettanto più densa, in cui ad ogni angolo c’è qualcosa che succede. Il mondo di Risen è vivo…
Philipp Rust: La separazione dal vostro publisher di lunga data, JoWooD, e quindi la perdita dei diritti su Gothic è stata una liberazione? Dopotutto ora avete avuto completa libertà nel costruire una storia da capo.
Björn: Naturalmente la perdita del nome “Gothic” ci ha fatto soffrire. Ma ci ha anche costretto ad esplorare nuove strade.
Philipp Rust: Ma queste costanti domande su Gothic ti danno fastidio? È un’intervista su Risen dopotutto.
Björn: Non c’è nessun problema, d’altronde è Gothic ciò che ci ha reso grandi.
Philipp Rust: Cosa ne pensi della decisione del governo australiano, di vietare la vendita di Risen? Riferimenti alla prostituzione, una certa piantina rilassante… sono motivazioni piuttosto vaghe per proibire un videogioco. Oppure la piantina per caso si arrotola e si fuma?
Björn: Sì, la piantina si fuma decisamente. Non commenteremo la decisione del governo australiano, ma in ogni caso non cambierà il modo con cui svilupperemo il gioco.
Philipp Rust: È stato detto che, oltre ai rapporti con le prostitute, ci possono essere anche accenni a rapporti amorosi con altri NPC. Puoi darci qualche dettaglio?
Björn: Eviterò di darvi troppi spoiler. Posso dire che, vista la presenza di donne con un certo ruolo nel gioco, sarà possibile in alcuni casi sviluppare dei rapporti interpersonali più intensi.
Philipp Rust: Finora si è sempre parlato di tre gilde disponibili. Ma oltre all’inquisizione, i fuorilegge ed i maghi ci sono altre gilde in cantiere? È vero che non sarà possibile completare il gioco senza appartenere ad alcuna gilda?
Björn: No, ci saranno soltanto queste tre fazioni alle quali si può appartenere. Prima di dover prendere questa decisione potranno essere trascorse anche diverse ore di gioco. Unica eccezione: quando si viene attaccati dai guerrieri dell’inquisizione si viene reclutati e si dovrà giocare per forza dalla parte dell’inquisizione.
Philipp Rust: Spiegaci meglio quali variazioni possiamo aspettarci sul fronte del gameplay. Sarà possibile avere delle quest solo nel caso si faccia parte di una specifica gilda o in base alle nostre decisioni?
Björn: Ogni decisione ha le proprie conseguenze. In particolare, potrebbe permettere l’accesso ad una quest oppure fare in modo che alcuni personaggi non ti rivolgano più la parola.
Philipp Rust: Anche nel caso di Risen puntate ad un’età minima di 12 anni per la vendita. Una cosa del genere viene specificata dal publisher? In che misura vi limita una decisione del genere?
Björn: Sì, anche Risen ha ottenuto un limite di 12 anni, come Gothic. Non è una cosa alla quale puntavamo, visto che non avremmo modificato il gioco per ottenerlo. Anche Deep Silver come publisher era d’accordo.
Philipp Rust: Sia i vari mood trailer che gli screenshot mostrano molto del potenziale del gioco. In un’altra intervista ho letto che definivi Fallout 3 come un ottimo gioco di ruolo. Ora, dimmi solennemente: pensate di poter fare di meglio di Fallout?
Björn: Fallout e Risen sono giochi diversi. Fallout 3 è molto più orientato ad un pubblico anglofono e giocatori di console. In quel campo non riusciremo a fare di meglio. Ma per quanto riguarda invece il mercato tedesco, ne riparleremo tra un paio di settimane…
Philipp Rust: Una breve domanda sul finale. Finali alternativi sembrano essere molto di moda ultimamente. Cosa avete implementato in Risen?
Björn: No, Risen ha un solo finale – che però a seconda della gilda d’appartenenza ha effetti diversi.
Philipp Rust: Grazie mille per l’intervista e buona fortuna con la release! Non vediamo l’ora di poterci gettare nel mondo di Risen…
Vincenzo Nardelli
Che dire: promesse mantenute!
Non posso che essere d’accordo con Björn in tutto!