Torniamo sull’isola di Faranga in occasione della Gamescom 2009, per vedere lo stato di avanzamento di Risen, atteso action rpg di Piranha Bytes in uscita ad ottobre. La dimostrazione ha avuto lo scopo di mostrare non tanto le dinamiche del gameplay e la costruzione del personaggio, quanto di rendere palese la varietà dell’isola e soprattutto il comparto grafico, che sembra aver subito un miglioramento rispetto alle precedenti uscite. La demo iniziava sulle spiagge dell’isola con il protagonista unico superstite di un naufragio, ma grazie a dei cheats abbiamo potuto osservare molte delle ambientazioni presenti. L’aspetto generale si discosta molto dal tipico look di un rpg, non sembra di trovarsi in un medioevo violento e barbaro, complice le lussureggianti foreste sembra di trovarsi sperduti in una foresta tropicale e questo senso di spaesamento è dato anche dalla prima città visitata, Harbor Town, un miscuglio di architetture mediterranee e coloniali. Girovagando velocemente ci è stato fatto notare l’imponenza delle montagne e soprattutto la vastità dell’isola, composta da innumerevoli aree e dungeon che si alternano senza nessun caricamenti e fluidamente, seamless, usando il termine anglosassone.
Ci si è soffermati poi sul campo dei banditi, immerso nelle rovine magiche di cui è piena l’isola e il Vitus, l’accademia degli Inquisitori, il luogo da raggiungere se si vuole diventare un combattente esperto sia di arti magiche che di combattimento all’arma bianca. Le ultime zone visitate sono state due dungeon: nel primo, immersi nell’oscurità rischiarata dalle luci bluastre di alcuni minerali fosforescenti abbiamo visto il protagonista combattere contro alcuni ghoul, nel secondo invece, più “riflessivo”, è stato possibile raggiungere una porta difesa da un trappola risolvendo un piccolo enigma mediante un incantesimo di telecinesi. Sembra insomma che nel gioco non dovremmo solo menare le mani eseguendo combo e lanciando palle di fuoco, ma ci sarà spazio anche per momenti in cui dovremmo spremere le meningi per arrivare a qualche tesoro particolarmente ben nascosto o difeso. Per quanto riguarda le abilità e il modo in cui un personaggio può imparare diverse arti e skill, il rimando è all’articolo qui in calce, ma è sufficiente dire che alcune specializzazioni sono relative alle classi di appartenenza anche se è possibile imparare le basi di alcune, anche se con forti limitazioni. Abbiamo visto il protagonista eseguire lunghe serie di combo, tutte eseguibili col tasto sinistro del mouse ed utilizzare incantesimi derivati dal potere dei cristalli e dalle rune. La conoscenza di quest’ultime in modo estensivo è prerogativa dei maghi, ma anche i banditi possono utilizzarle, comprandole e usandole però una alla volta. Un combattimento standard diventa una sarabanda di colpi dalla distanza usando le magie per poi colpire da vicino con lunghe serie di colpi all’arma bianca, molti belli da vedere e da eseguire, grazie a delle fluide animazioni. Da un punto di vista tecnico il gioco ha restituito buone impressioni, l’isola è enorme e molto dettagliata, con le sue foreste lussureggianti, le rovine e le sue città dense di abitanti. Decisamente ben fatti gli effetti speciali, gli shader dell’acqua e il sistema di illuminazione, soprattutto in occasione degli oscuri dungeon pieni di mostri, che possono essere rischiarati lanciando un bell’incantesimo di illuminazione. Il gioco sarà in uscita tra poco più di un mese, per ora questo breve viaggio attraverso l’isola di Faranga è stato piuttosto positivo, la prima settimana di ottobre potremo finalmente provare con mano questo interessante action rpg.