La rivista online Onlinewelten.com ha pubblicato una preview su Risen.
L’add-on di Gothic 3, “Forsaken Gods“, sviluppato da Trine Games ha compromesso il buon nome della celebre saga di RPG. Mentre JoWood ha mantenuto i diritti sul nome e quindi sta lavorando ad un nuovo episodio di Gothic, gli sviluppatori originali Piranha Bytes si concentrano su un nuovo progetto.
Il nostro eroe senza nome viene portato sulla riva di una spiaggia desolata dalla marea. Siamo gli unici sopravvissuti? Attorno a noi ci sono i corpi senza vita degli altri naufraghi, ma una ragazza, Sara, è ancora viva. Nella sabbia troviamo inoltre alcune monete d’oro, qualche pozione ed un pezzo di legno che possiamo sfruttare come mazza. Questa arma provvisoria viene messa in uso molto presto, visto che degli aggressivi avvoltoi di mare si aggirano sulla spiaggia e non amano essere disturbati. Le somiglianze con i giochi della serie di Gothic sono da subito evidenti.
Il gioco inizia in maniera molto tipica e prosegue allo stesso modo. Gli avvoltoi di mare ricordano in qualche modo i saprofaghi di Gothic. Nelle zone più interne dell’isola si trovano ratti, tarme funeree e lupi. Durante i primi minuti l’isola sembra essere disabitata, come lo è anche l’unica abitazione che si trova sul ciglio di un sentiero vicino alla costa e nella quale troviamo alcuni oggetti utili. Ad esempio una padella nella quale preparare la carne degli animali cacciati. In questo modo, la carne ha l’effetto di far recuperare una quantità maggiore di punti vita. L’effetto si potenzia ulteriormente se, successivamente, si sfruttano alcune ricette per preparare piatti più complessi.
Lasciamo Sara nella capanna e ci avventuriamo verso l’interno dell’isola. Qualche minuto più tardi troviamo Neil, un amichevole cacciatore che sta di guarda di fronte alla sua abitazione. Ci spiega la situazione dell’isola: da poco un inquisitore, di nome Mendoza, è giunto sull’isola e ne ha preso il comando, dopo essersi ritirato nella fortezza vulcanica dei maghi. Questo misterioso personaggio incarica i suoi guerrieri di esplorare alcuni strani templi, che negli ultimi giorni sono spuntati dal terreno, alla ricerca di artefatti. Allo stesso tempo, le nuove leggi costringono tutti gli abitanti dell’isola a rinchiudersi nella città mentre ogni uomo capace deve recarsi alla fortezza per la coscrizione come guerriero o come mago.
Nel caso si venga catturati dagli uomini dell’inquisizione, questi guerrieri incappucciati di bianco mettono K.O. l’eroe con i loro bastoni e lo trascinano al campo d’addrestramento. Prima che questo accada, tuttavia, il giocatore viene avvertito di questo pericolo da altri personaggi forzati ad unirsi all’inquisizione. Quindi chi preferirebbe non aiutare l’inquisitore e le sue macchinazioni, può nascondersi invece nella palude. In questo luogo i banditi hanno costruito il loro rudimentale campo. Prima dell’arrivo degli uomini dell’inquisizione, Don Esteban governava l’isola. Ora invece si ritrova costretto a vivere nell’ombra, perdendo influenza e controllo sui suoi ex-sudditi, raccogliendo ricchezze ed oro in uno dei templi sbucati dal terreno, mentre governa la sua rete di scagnozzi infiltrati in ogni angolo dell’isola. Anche nell’accampamento di fuorilegge vige comunque il caos: la moglie di Esteban dirige gli affari della comunità, ma né i guerrieri, né i cacciatori – per non parlare dei manovali – svolgono adeguatamente le loro mansioni.
Se invece si preferisce tenere tutte le opzioni aperte, è possibile guadagnare l’accesso alla città corrompendo una delle guardie e quindi esplorare le varie possibilità del gioco senza affiliarsi ad una delle due fazioni. Come già accadeva in Gothic, il mondo pullula di piccoli incarichi da fattorino da sbrigare che permettono di ingraziarsi vari personaggi e quindi iniziare la propria scalata sociale. Ad esempio, sarà necessario ricattare i mercanti della città e rubare degli oggetti preziosi per conto dei banditi. L’inquisizione invece vorrà dell’aiuto nella ricerca dei criminali. Dopo esserci acclimatati un po’, la scelta per una delle fazioni rispetto all’altra è piuttosto semplice, sebbene non così importante come lo fosse nei primi due episodi di Gothic. Per motivi diplomatici prima o poi sarà comunque necessario recarsi nel quartier generale avversario, dove sarà quindi possibile apprendere le abilità che altrimenti resterebbero precluse. Il combattimento con bastoni e la magia viene insegnata nella fortezza vulcanica, mentre le abilità da spadaccino e da ladro si apprendono presso i banditi nella palude. Anche i druidi faranno la loro apparizione durante il gioco.
Chi, dopo “Gothic 3”, si aspetta un mondo di gioco enorme sarà sicuramente deluso da Risen… almeno a prima vista. Sull’isola tutte le zone accessibili si raggiungono in pochi minuti a piedi, ma nonostante questo c’è molto da scoprire. Come solito, il mondo è stato modellato completamente a mano e nessuna location somiglia alle altre. Il giocatore può esplorare ogni singola zona da subito, sebbene alcune siano difficili da raggiungere: gli avversari di alcuni particolari posti sono molto potenti, cosicché siano necessarie diverse ore di gioco ed una montagna di monete d’oro investite in equipaggiamento per potercisi avventurare. Un vantaggio di questo mondo relativamente compatto è che probabilmente appariranno meno errori nella versione finale del gioco, grazie alla visione d’insieme più facile per i programmatori.
Ciononostante, nella nostra versione preview sono saltati fuori alcuni bug: ad esempio, alcune quest secondarie non si lasciavano risolvere per colpa di una certa sequenza di dialoghi, altri compiti invece non potevano essere portati a termine per altri motivi non del tutto comprensibili. Inoltre di tanto in tanto l’eroe senza nome si rifiutava, durante il combattimento, di camminare all’indietro. Anzi, invece di indietreggiare venivano riprodotti alcuni spezzoni di dialogo senza alcun senso.
A proposito di combattimento: gli scontri si svolgono in maniera piuttosto simile al sistema visto in “Gothic 3”, sebbene il sistema sia stato migliorato moltissimo. Inizialmente è possibile soltanto colpire alla cieca i propri avversari, mentre coi livelli avanzati di abilità diventano disponibili colpi speciali, contrattacchi e posizioni difensive. Oltre a questo, i nemici si comportano in maniera molto più credibile che non in Gothic: per superare vittoriosamente un combattimento è necessario tenere d’occhio i propri avversari e riconoscere la loro prossima mossa in anticipo per contrastarla. A parte le abilità di combattimento e la magia, il giocatore potrà inoltre apprendere la capacità di fabbricare armi, produrre pozioni alchemiche, prodigarsi in salti acrobatici ed alleggerire il borsellino dei passanti. Tutto ciò presupposto però che ci siano abbastanza punti a disposizione e che il proprio insegnanti si lasci convincere con un adeguato compenso.
Risen sembra poter essere il gioco che tutti i fan di Gothic stavano aspettando. Il mondo di gioco, seppur ridotto, riesce a trasmettere da subito la consueta atmosfera e la storia appare interessante già dopo pochi minuti di gioco. Gli avvenimenti durante lo svolgersi della trama sono stati ribilanciati completamente rispetto a “Gothic 3” e già nella versione preview è un piacere notare la presenza di pochi bug.
Il cambio di publisher ha sicuramente contribuito alla riuscita di un gioco che può ricollegarsi direttamente ai momenti migliori dell’intera saga di Gothic. Ciononostante, la sfida contro “Arcania: a Gothic Tale” pubblicato da JoWooD sarà interessante da seguire.
Tradotto dal tedesco da Lck.