Gothic è stato introdotto nel contesto di una conferenza stampa della Deep Silver/ KochMedia insieme all’altro titolo principale della casa dallo sviluppatore Michael Peck. Oltre a molte cose generali c’erano solo poche informazioni importanti relativamente nuove.
La campagna principale prenderà circa 79 ore di gioco. Gothic 3 è anche il gioco con maggiori linee di dialogo. Solo Everquest 2 con tutti gli Addon ha più dialoghi.
Ci sono anche altri numeri: se poco fa Gothic 3 era stimato 3 volte più grande del predecessore includendo l’espansione, adesso nuove misurazioni dicono che la terra principale consistente in Varant, Myrtana e Nordmar è grande quasi 5 volte Gothic 2 + NdC. Circa 50 tipi di mostri saranno implementati, più di 50 incantesimi ed oltre 100 armi diverse.
All’atto pratico. L’interfaccia è stata completamente rivista, ed adesso è completamente controllata con il mouse. Il diario contiene una mappa generale, sulla quale è possibile viaggiare velocemente cliccando sui nomi che lo consentono (mi dice Sakkio che man mano che esploreremo il territorio sulla Mappa appariranno queste località e come in Oblivion potremo raggiungerle con il “Fast Travel”, NdH). Ci sono sei fazioni tra cui scegliere (Nordmar, Orchi, Ribelli, Popoli dei boschi, Assassini, Nomadi). La scelta coinvolge la disponibilità di quest. Quella che può piacere ad un gruppo di solito va contro ad un altro. Solo dopo un po’ si può portare l’armatura di un gruppo. Queste consistono sempre di un unico pezzo, e non in parti individuali combinabili, ma ci saranno varie oggetti che potremo aggiungere all’armatura come bracciali, spallacci, parastinchi e altro che aumenteranno le proprietà di quest’ultima. In ogni caso, non ci sono fazioni buone e cattive. Ogni gruppo ha le proprie motivazioni ed obiettivi. Gli orchi rappresentano un’onorevole società dalla cultura bellica, e differiscono quindi chiaramente dai più primitivi orchi suonatori di tamburo, che vivevano selvaggiamente nelle tende nei precedenti capitoli. Michael Peck li compara con i Klingon di Star Trek. Dall’altra parte i ribelli sequestreranno re Robhar con dei trucchi subdoli per ottenere dei vantaggi presso gli orchi (questo però dipenderà dalla scelta fatta dal giocatore). Inoltre a causa della guerra i territori della nazione si sono fortemente ridotti, che lascia qualche speranza per salire nella gerarchia. Solo quello che vogliono gli Assassini non è chiaro al giocatore. Questi vivono nel Varant del sud e cacciano, per esempio, i Nomadi, per venderli poi agli Orchi. Se il giocatore segue gli Assassini, può farlo anche lui.
La gestione delle magie è cambiata. Il giocatore le impara chiedendo delle vecchie tavolette di pietra o pergamene agli altari dell’antica conoscenza. Ovviamente in cambio di LP.
E’ stato ordinata e rimaneggiata la schermata dell’inventario, adesso sulla sua sommità si trovano differenti gruppi (per esempio pergamene, contenitori d’acqua, armi, ecc.) selezionabili con il mouse. Ogni oggetto è rappresentato da una piccola icona. Come al solito gli oggetti uguali sono disposti in mucchio.
Ci sono sei diversi stili di combattimento: corpo a corpo, spada ad una mano, spada a due mani, spada e scudo, spade gemelle (la barra centrale di colore giallo servirà a controllare la nostra fatica quando maneggiamo le spade e diminuirà soprattutto con le combo più impegnative), arco e balestra. Il lock sugli avversari rigido dei primi due capitoli è stato sostituito da uno più morbido, così da poter cambiare più facilmente avversario durante il combattimento quando si viene attaccati da più nemici nello stesso momento.
Premendo più o meno a fondo il tasto sinistro del mouse si determina il tipo di colpo.
Premendo leggermente si ottiene un colpo veloce, ma debole, mentre premendo di più si ottiene un colpo forte, che richiede un po’ di tempo per essere preparato. In mezzo c’è un altro attacco. Come nel predecessore bisogna interpretare i movimenti dell’avversario, per poter portare a termine un attacco.
Si possono uccidere tutti gli NPC, se si vuole, anche se talvolta si perderanno così importanti quest, pertanto il gioco è stato realizzato in modo che l’uccisione non sia mai accidentale (dovremo “affondare” il colpo finale per ucciderli definitivamente).
Nella versione della Games Convention, giocabile in vari computer, era ancora da migliorare. Il gioco non andava molto fluido. La barra di caricamento necessita di un mezzo minuto. Il gioco inizia in una zona demo, che contempla comunque l’intero mondo, nella città del deserto di Bakaresh. Secondo Michael Peck quella mostrata è una beta quasi definitiva. Tutti gli oggetti, NPC, dialoghi, quest, mostri, ecc, sono appena stati inseriti, pertanto stanno per finire di correggere i bug. Poiché il gioco uscirà il 13 Ottobre, prima della gold a metà Settembre hanno ancora 3 settimane per lavorarci. In questo tempo sarà ottimizzata, in modo che possa filare liscio nei computer normali. Le animazioni di combattimento sono abbastanza fluide, anche se quelle generali ricordano un po’ le animazioni degli episodi precedenti.
Concludendo: Gothic 3 sembra crescere molto bene, mantenendo le sensazioni della saga tanto amate dai fan. L’inventario funziona bene. I controlli sono intuitivi. Alcuni difetti lasciano in sospeso la salita fra i migliori GDR di questo capitolo della saga. Si potrà saperlo solo dal 13 Ottobre.